Eliana Di Caro, Nòva Il Sole-24 Ore 16-2-2006, 5 luglio 2006
Titolo: MICROSCOPIO ELETTRONICO E RADAR: DUE GRANDI SPIE; Data: 16-2-2006 Voleva fare l’artista. Ma era così bravo in matematica e fisica da avere il destino segnato
Titolo: MICROSCOPIO ELETTRONICO E RADAR: DUE GRANDI SPIE; Data: 16-2-2006 Voleva fare l’artista. Ma era così bravo in matematica e fisica da avere il destino segnato. All’umanità non è andata poi male: James Hillier, canadese di Brantford (Ontario), ha inventato il microscopio elettronico. Una forma d’arte, per certi versi. L’arte di voler andare a fondo nelle cose, mettendole sotto la lente d’ingrandimento per scrutarle nelle loro pieghe infinitesimali. James è ancora uno studente dell’Università di Toronto quando, con il compagno Albert Prebus, costruisce il primo modello di microscopio capace di ingrandire un oggetto fino a settemila volte (gli apparecchi ottici, in quel momento, sono capaci di ingrandirlo fino a duemila). La macchina frutto del genio dei due giovani utilizza elettroni anziché luce visibile, e questo rivoluziona le prestazioni dello strumento. La lunghezza d’onda associata all’elettrone, infatti, è molto inferiore a quella della luce visibile: il potere di risoluzione del microscopio elettronico è quindi maggiore di quello dei microscopi ottici. L’immagine che ne deriva è chiara e nitida come quella di un moderno schermo televisivo. Hillier viene assunto subito alla Radio Corporation of America (RCA), nel New Jersey, e per dieci anni raffina la sua creatura, ne migliora la risoluzione, contribuisce alla diffusione di uno standard nei laboratori, negli ospedali, nelle Università di tutto il mondo. Nel corso della sua prolifica carriera, Hillier avrà all’attivo la bellezza di 40 brevetti e diversi premi. Allo scozzese Robert Watson-Watt si deve la paternità di un altro oggetto prezioso, senza del quale oggi non potremmo volare. Il radar (radio detection and ranging, radio rilevazione e posizionamento) è stato inventato da questo ingegnere elettrotecnico nato nell’Aberdeenshire. Il quale, meteorologo alla Royal Aircraft Factory, studia un sistema che consenta di esplorare una vasta porzione di atmosfera, localizzando accuratamente piogge e temporali ma anche la presenza e lo spostamento di aerei e navi. Mette a punto un apparecchio che, pur rudimentale, si rivelerà determinante durante i conflitti bellici. Testato in gran segreto (erano in tre sul luogo dell’esperimento), e successivamente migliorato, riesce ad avvistare un aereo a 100 chilometri di distanza. Un successo che, per nostra fortuna, uscirà dai confini militari, incidendo nella nostra vita quotidiana. Quale delle due invenzioni è stata brevettata prima? Eliana Di Caro Risposta: radar: 1935; microscopio elettronico: 1937