Varie, 5 luglio 2006
FAVARO
FAVARO Omar Novi Ligure (Alessandria) 15 maggio 1983. Il 21 febbraio 2001 insieme alla fidanzatina Erika De Nardo uccise la di lei mamma Susy Cassini e il di lei fratellino Gianluca di anni 11. Condannato a 14 anni in tutti i gradi di giudizio, dopo il carcere minorile a Torino è stato nel penitenziario di Asti. In libertà dal 3 marzo 2010 • «’Omar? Difficile definire in poche parole la sua vita in carcere. Diciamo che sta crescendo sì, ma in cattività”. L’avvocato Vittorio Gatti [...] ”[...] Omar in carcere sta lavorando si impegna molto; su di lui solo relazioni positive. Un detenuto modello [...] strano per me che l’ho conosciuto quando aveva 17 anni, uno sbarbatello, vederlo diventare adulto in questa situazione, notare che si fa crescere la barba, pensare al suo futuro da costruire su esperienze molto diverse da quelle dei suoi coetanei. Per fare un esempio: quando uscirà non avrà la patente di guida, che invece quasi tutti i ventenni ormai possiedono. Per la verità visto quello che sta capitando sulle strade, non so se sia un bene o male. Sicuramente è un punto di partenza diverso per affrontare la vita”. Accanto a lui restano con frequenti visite i genitori, che dopo la tragedia avevano lasciato Novi. Anche loro hanno dovuto rifarsi una vita. Omar intanto frequenta un corso di informatica, uno giardinaggio, ha seguito lezioni di meccanica, ha preso il patentino europeo di computer. ”Nel carcere è benvoluto da tutti dal personale di sorveglianza e dai detenuti”. Collabora alla redazione del giornalino carcerario (’La Gazzetta Dentro”, inserto del diocesano ”La Gazzetta d’Asti”). Ha anche partecipato alla realizzazione di un libro di fiabe. Lì ha potuto raccontare storie liberando la sua fantasia di ex adolescente e i suoi sogni di libertà» (’La Stampa” 5/7/2006).