Maria Novella Di Luca, la Repubblica 2/7/2006, pagina 16, 2 luglio 2006
Angela, Denise e gli altri 40 piccoli missing. la Repubblica, domenica 2 luglio Roma. Di loro, spesso, non resta che una scia di silenzio, interrotta di tanto in tanto da una segnalazione, che porta ad una pista cieca, che finisce, di nuovo, nel silenzio
Angela, Denise e gli altri 40 piccoli missing. la Repubblica, domenica 2 luglio Roma. Di loro, spesso, non resta che una scia di silenzio, interrotta di tanto in tanto da una segnalazione, che porta ad una pista cieca, che finisce, di nuovo, nel silenzio. Sono i bambini scomparsi. Quelli che fuggono, quelli che vengono portati via dall’ Orco delle faide familiari, quelli che si perdono. Centinaia sulla carta, pochissimi, per fortuna, nella realtà. E i loro nomi sono noti: Emanuela, Denise, Angela, Gaia, Domenico, e adesso Francesco e Salvatore. Questi sì, davvero missing. Gli altri, oltre trecento soltanto nel 2005, prima o poi vengono ritrovati, a volte in pochi giorni, a volte in un anno, ma tornano a casa, perché il genitore che li ha sequestrati si fa vivo, o perché decidono che la fuga è finita. O perché, ma sono casi più estremi, il loro nome, un giorno, si intreccia al lutto: Tommy Onofri, Mauro Iavarone, Silvestro Delle Cave, Simone Nardacci, Lorenzo Paolucci, Simone Allegretti, tutti vittime di odio e pedofilia, e sono soltanto alcuni nomi degli ultimi 15 anni. Un fenomeno, quello dei minori di cui si perdono le tracce, che in Italia non ha i numeri degli Stati Uniti, ma esiste, anche se, avverte Chiara Giacomantonio della sezione minori della Polizia di Stato, «per capire davvero qual è la situazione dobbiamo spiegare queste cifre, disaggregare statistiche e storie». Infatti. Basta andare sul sito www. bambiniscomparsi.it e leggere le tabelle che riportano il numero "effettivo" di ragazzini di cui non si hanno notizie per definire la realtà italiana. Nel 2005 i minori da 0 a 18 anni considerati "irreperibili" erano 377, di cui 208 tra i 15 e i 17 anni, 89 dagli 11 ai 14 anni, 80 con meno di 10 anni. «La fascia più a rischio - dice Chiara Giacomantonio - è quella degli adolescenti, dai 14 ai 18 anni. Si tratta nel 90% dei casi di minori che si allontanano volontariamente, per dissidi con i genitori, o, ed è un fenomeno in crescita che riguarda soprattutto le ragazzine, perché si innamorano di qualcuno conosciuto su Internet, magari molto più adulto di loro, e fuggono da casa per incontrarlo. Nella seconda fetta di questa statistica ci sono invece i bambini figli di genitori separati, che vengono "sequestrati" da uno o dall’ altro coniuge. è il caso di molti matrimoni dove i genitori sono di due nazionalità diverse, e se uno dei due scappa all’ estero con i figli è ben difficile rintracciarlo». Tutti questi minori lasciano però una traccia di sé, spesso tornano a casa, ma i genitori, «non si preoccupano di ritirare la denuncia». Così il numeri dei missing cresce. Un capitolo a parte riguarda gli stranieri, quel piccolo esercito di bambini che ogni anno viene fatto entrare in Italia dal racket dell’ accattonaggio, e quando vengono accolti nelle case famiglie quasi sempre fuggono, così scatta la denuncia di scomparsa... Piccoli senza storia e senza anagrafe vittime, forse, di prostituzione e traffico d’ organi. Restano i bambini, come Denise Pipitone, Angela Celentano, e adesso Salvatore e Domenico Pappalardi, che sembrano davvero inghiottiti nel nulla. Nel sito della Polizia di Stato c’ è un elenco di 38 nomi. «Sono bambini di cui non si sa più nulla. Anche dopo anni - conclude Chiara Giacomantonio - sul nostro sito continuano ad arrivare segnalazioni, mail, indicazioni. Noi verifichiamo ogni pista, anche la più labile. Ma finora nessuno di loro è stato ritrovato». Maria Novella De Luca