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 2006  giugno 29 Giovedì calendario

Tg2 Eat Parade. Per essere riuscita a concentrare la comunicazione entro i ristrettissimi tempi imposti dal linguaggio televisivo senza per questo rinunciare a quell’approfondimento delle tematiche affrontate di cui si sente sempre più la carenza sul teleschermo»

Tg2 Eat Parade. Per essere riuscita a concentrare la comunicazione entro i ristrettissimi tempi imposti dal linguaggio televisivo senza per questo rinunciare a quell’approfondimento delle tematiche affrontate di cui si sente sempre più la carenza sul teleschermo». Con questa motivazione, lo scorso 8 giugno, Tg2 Eat Parade si è aggiudicata la prima edizione del prestigioso premio Luigi Veronelli (categoria Miglior film o trasmissione tv a tema gastronomico) battendo la concorrenza di ”Sideways” e ”Il pranzo di Babette”. A ritirare il premio Marcello Masi, responsabile della rubrica e vicedirettore del Tg2, che abbiamo incontrato nel suo studio di Saxa Rubra, al secondo piano dell’edificio D: «Per noi era già un successo essere arrivati tra i tre candidati e vincere è stata una bella e piacevole gratificazione». Un premio che è giunto pochi giorni prima della ”promozione” di Eat Parade da settimanale (la domenica alle 18.45) a quotidiano. Dal 18 giugno, infatti, la trasmissione enogastronomica del Tg2 è diventata parte integrante del notiziario delle 13.00, di cui Masi è responsabile: «La nostra è la rubrica di alimentazione più antica della televisione e il suo successo ci ha spinto a fare questo passo. Una cosa che è stata possibile, però, solo grazie alla piena disponibilità di Bruno Gambacorta e dei colleghi Lucia Buffo e Patrizio Piacente». Per realizzare Eat Parade («che racconta la tradizione culinaria della più grande cucina del mondo») Masi e la sua squadra si avvalgono anche della collaborazione delle edizioni regionali dei telegiornali Rai: «Il nostro è un programma che racconta l’Italia del turismo e del buon mangiare e bere. Lavoriamo in modo che chi veda la trasmissione possa pensare ”com’è bello questo nostro Paese”. l’altra faccia del Tg delle 13, in cui la cronaca raccontata è spesso terribile». Il Tg2 e Eat Parade se la vedono ogni giorno con il Tg5 e Gusto. Una sfida che in casa Rai segna (quasi) sempre la vittoria del Tg curato da Masi: «Di solito partiamo con uno svantaggio, in termini di audience, di dieci punti percentuale, ma il Tg2 riesce a recuperare il divario e ad attestarsi ad uno share tra il 24 e il 26%». Eat Parade ma non solo. Masi si occupa anche di altre due rubriche del Tg2, Alter Eco (in onda il giovedì alle 18.30) e Sì viaggiare (venerdì, h. 10.30). La prima, come si può intuire dal gioco di parole celato nel nome, è dedicata all’ambiente (e recentemente si è aggiudicata il premio Marevivo per il modo in cui ha saputo ”raccontare il mare”), la seconda a itinerari turistici «legati alle tante piccole realtà italiane. In Italia ci sono posti straordinari ovunque, dall’Etna alle Dolomiti e quindi, piuttosto che parlare delle solite (per quanto splendide) Ponza e Lampedusa abbiamo scelto di dedicare spazio anche a quelle località che storicamente vengono trascurate e che risultano meno note e conosciute. In questo mi sento molto servizio pubblico e devo ringraziare il direttore Mauro Mazza, un grande intellettuale, che crede in quello che faccio». Prima dei saluti, notiamo un altro premio sulla scrivania del vicedirettore del Tg2 (il premio Barolo) che ci offre lo spunto per chiedere al disponibile Marcello Masi (che due sue collaboratrici ci dicono essere anche un ottimo cuoco) quali siano i suoi vini preferiti. Lui ci risponde che sta studiando su libri di Maroni, Ricci e Sabellico e ci cita alcuni vitigni: «Tra i rossi, ho un debole per Sangiovese e Nebbiolo, tra i bianchi il Verdicchio e il Pecorino, un vino autoctono abruzzese». A chi, come noi, è rimasto incuriosito da quest’ultimo, non rimane che fare un salto in enoteca. Marco Ghighi