Varie, 28 giugno 2006
GAROFANO Giuseppe
GAROFANO Giuseppe Nereto (Teramo) 25 gennaio 1944. Manager. Consigliere d’amministrazione di Alerion • «[...] ex presidente della Montedison - all’epoca lo chiamavano il “cardinale” per la sua abilità nel muoversi tra gli affari con il passo felpato degli ecclesiastici -, personaggio di primo piano negli anni roventi di Tangentopoli. Nientemeno, l’uomo che si lasciò convincere da Antonio Di Pietro e Francesco Greco le toghe simbolo di Mani pulite a raccontare per filo e per segno i meccanismi grazie ai quali Montedison riusciva a ritagliare dai suoi bilanci i fondi per pagare ai partiti le tangenti dell’affare Enimont. Era rimasto all’estero sei mesi, anche due giorni chiuso in un carcere di Ginevra, infine decise che era finito tutto: bisogna capire quando un affare chiuso. E saper andare oltre. Garofano l’ha fatto, continuando a lavorare senza quasi mai finire sotto i riflettori con una merchant bank (Ibi) e Reno De Medici (cartiere) [...]» (Marco Sodano, “La Stampa” 28/6/2006).