Maurizio Milani "L’uomo che pesava i cani" (Kowalski), 26 giugno 2006
Stai in mezzo a un campo seduto su una sedia di legno: non leggere, non pescare, non fare niente. Stai lì fisso quelle cinque, sei ore
Stai in mezzo a un campo seduto su una sedia di legno: non leggere, non pescare, non fare niente. Stai lì fisso quelle cinque, sei ore. Comincerai a ricevere lettere d’amore di donne che tu non vedi, ma loro sì. Sono impiegate, che con potenti cannocchiali stanno sui terrazzi dei grattacieli di Milano intanto che sono fuori dall’ufficio a fumare. Cercano di fidanzarsi con uomini assenti e distanti, sia fisicamente sia mentalmente. Quando stiamo insieme quella mezza giornata, siamo già stufi l’una dell’altro.