Filippo Facci, il Giornale 23/6/2006, pagina 1., 23 giugno 2006
Altre sartorie il Giornale, venerdì 23 giugno Questa volta il quotidiano del neo Rinascimento morale, La Stampa, ha tuonato contro «la subordinazione del giornalismo alla politica» e ha deprecato un’intercettazione in cui Bruno Vespa assicurava che avrebbe «confezionato addosso a Fini» una puntata di Porta a Porta
Altre sartorie il Giornale, venerdì 23 giugno Questa volta il quotidiano del neo Rinascimento morale, La Stampa, ha tuonato contro «la subordinazione del giornalismo alla politica» e ha deprecato un’intercettazione in cui Bruno Vespa assicurava che avrebbe «confezionato addosso a Fini» una puntata di Porta a Porta. Orrore. Il conduttore parlava col portavoce di Fini perché voleva quest’ultimo in trasmissione, cose normali che si fanno e che si dicono, come pure è normale che il portavoce di un leader politico s’informi su chi sarà presente in studio e che esprima preferenze o persino condizioni,se può permetterselo. Lo fanno in tanti, ma alla Stampa non lo sanno. Rutelli è solito verificare che il dibattito non sia sbilanciato a suo sfavore, per anni D’Alema declinava in presenza di Tremonti, Tremonti declinava in presenza di Tito Boeri, Casini non gradiva colleghi inferiori di blasone: eccetera. Divertente, poi, che La Stampa punti il dito contro «l’abitudine diffusa» di porre veti sull’intervistatore di turno: «Provate a chiederlo», scrivono, «a questo o a quel conduttore di grido: risponderanno che a loro non è mai successo». Giusto, proviamo a chiederlo. E alla Stampa comincino magari a casa loro, a proposito di intervistatori di fiducia. Chi intervista Berlusconi? Augusto Minzolini. Chi intervista Fassino? Federico Geremicca. Chi intervista Bertinotti? Riccardo Barenghi. Tutte interviste cucite addosso? Filippo Facci