Varie, 21 giugno 2006
PALAZZI
PALAZZI Stefano Napoli 12 settembre 1960. Magistrato. Capo della procura federale della Figc. «[...] . un giudice di appello della corte militare di Napoli dal ”98. Un Palazzi di cemento armato, dice chi lo conosce. [...] Sulle regole e il diritto (sportivo e non) non fa sconti. Il suo cancelliere Morra, in ufficio, non l’ha mai sentito parlare né di calcio né di sport. Eppure tutti sanno che gioca a calcetto e che ha comprato casa a Roccaraso, la Cortina dei napoletani. Appena può il giudice-procuratore del calcio vi corre col suo fuoristrada e col portasci carico. [...] Palazzi è un procuratore alla Manin Carabba e Carlo Porceddu, inflessibili federali d’un tempo, quando la Federcalcio funzionava. E dell’avvocato Porceddu, come del consigliere di Stato Emidio Frascione, Palazzi è stato il ”vice”. [...] Da capo assoluto della Procura federale, Palazzi, dall’ufficio al primo piano di via Po 36 a Roma, dispone di sei ”vice” e 61 sostituti sparsi per l’Italia. un po’ accentratore, dice qualcuno. Sarà pur vero, ma nel dibattimento sostiene i più giovani collaboratori. Ne sa qualcosa l’avvocato Giulia Bongiorno, nel caso Bettarini-scommesse [...] Ne sanno qualcosa anche gli avvocati Mattia Grassani, nella vicenda Modena-Marasco, e l’avvocato-onorevole Alfredo Biondi e il professor Franco Coppi, che cercarono (inutilmente) di marcarlo per non mandare il Genoa in C1. Palazzi protegge i suoi testimoni e le sue carte. Alle sparate dei legali non si scompone [...] In magistratura è entrato a 26 anni. Giovane sostituto procuratore, Palazzi ha gestito l’accusa in processi contro la camorra a Nola e a Napoli. Dieci anni dopo supera gli esami (è il primo) e passa alla magistratura militare. Tre anni da giudice di primo grado e viene promosso in Corte d’appello. Come magistrato militare è fuori dai rigori del Csm, che ha detto no agli incarichi sportivi. Palazzi ha una doppia esperienza: inquirente e giudicante. [...] A concludere brillantemente le vicende che lo riguardano, Stefano Palazzi ha cominciato presto. A 22 anni si laurea in giurisprudenza, a Napoli, con 110 e lode. E il suo libretto universitario è uno spettacolo: 30 e lode in diritto penale, diritto internazionale, diritto amministrativo, scienza delle finanze e diritto finanziario. E gli altri venti esami? Trenta senza lode. Palazzi ha pure l’abilitazione per insegnare materie giuridiche e una cattedra in diritto penale militare alla sede distaccata (di Forlì) dell’Università di Bologna. Non è ancora un Cesare Beccaria (Dei delitti e delle pene), ma ha le carte in regola. La sua firma è svolazzante, forse dentro l’armatura c’è (anche) un poeta. La percentuale di successi, nelle sue richieste di condanna, è impressionante. Esempi? Calcio scommesse con Marasco e Modena, Genoa sprofondato in C a -3, oltre all’ultima vittima: il Trapani. Ha chiesto -12 per un illecito sportivo in D (siciliani, poi, scesi in Eccellenza). E i giudicanti hanno....obbedito» (Gianni Bondini, ”La Gazzetta dello Sport” 21/6/2006).