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 2006  giugno 20 Martedì calendario

Nòva Il Sole-24 Ore, 23-3-2006 LAVARE PIATTI SENZA ROMPERLI E INCASSARE SENZA FURTI Se non abbiamo più la condanna di lavare pile di piatti e pentole, lo dobbiamo a Josephine Cochrane e al suo amore per le porcellane

Nòva Il Sole-24 Ore, 23-3-2006 LAVARE PIATTI SENZA ROMPERLI E INCASSARE SENZA FURTI Se non abbiamo più la condanna di lavare pile di piatti e pentole, lo dobbiamo a Josephine Cochrane e al suo amore per le porcellane. Troppo delicate per essere sfregate a mano in un accumulo di stoviglie sporche, potevano scheggiarsi e non essere più le stesse. Così Josephine, una signora di mondo cui piaceva ospitare amici e conoscenti nella sua casa di Shelbyville (nell’Illinois), pensò che bisognava escogitare qualcosa. Figlia di un ingegnere, nipote di un inventore, certo non le mancava la creatività. E, all’ennesimo maldestro movimento della sua donna di servizio, decise di dedicarsi seriamente al progetto che le frullava in testa da un po’. Lavorando in un capanno dietro casa, misurò i piatti, costruì con fili metallici una serie di scompartimenti adatti a coppe, tazze, piatti e piattini, e li collocò dentro una sorta di ruota. Azionando un motorino, la ruota girava e veniva inondata da acqua e sapone. La "Cochrane dishwasher", per la gioia di Josephine e dei suoi amici, aveva visto la luce. Fu pubblicizzata sui giornali locali e subito ristoranti e hotel mostrarono interesse. Alla Fiera mondiale di Chicago la signora Cochrane fu premiata per il design e la solidità della sua creatura. Ma il successo di massa arrivò tardi: ci voleva una gran quantità di acqua calda per far funzionare la macchina e poche donne di casa, all’epoca, pensarono che l’aggeggio avrebbe migliorato la loro vita. Oggi in poche non ne riconoscono l’utilità. La stessa cosa vale per il registratore di cassa. Nato anch’esso quasi per caso, per soddisfare le esigenze di James Ritty. Professione barista, figlio di francesi emigrati nell’Ohio, James aveva aperto un nuovo locale a Dayton. Le cose andavano bene, gli avventori non mancavano, gli incassi erano floridi. Peccato che non tutti i suoi dipendenti fossero così onesti da potersi fidare di loro a occhi chiusi. Ritty, dopo un po’ di episodi sospetti, decise che era giunta l’ora di trovare un sistema meccanico infallibile, che "sorvegliasse" i suoi conti. Con il fratello John, cominciò a lavorare a un modello di registratore di cassa. I primi due non funzionarono, il terzo sì: premendo un tasto veniva indicata una specifica quantità di denaro. Era nato il "Ritty’s incorruptible cashier". Quando si dice... un nome, una garanzia. Eliana Di Caro Quale delle due invenzioni è stata brevettata prima? Risposta: registratore di cassa (1879); lavastoviglie (1886)