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 2006  giugno 17 Sabato calendario

Woody Allen: "Scoop, il mio film scritto per amore di Scarlett". La Repubblica 17 giugno 2006. Los Angeles

Woody Allen: "Scoop, il mio film scritto per amore di Scarlett". La Repubblica 17 giugno 2006. Los Angeles. Uscirà il 28 luglio in Usa e il 13 ottobre in Italia "Scoop", il nuovo film di Woody Allen, una commedia contemporanea in cui recita accanto a Scarlett Johannson. Nel film la Johannson è una studentessa di giornalismo americana in visita a Londra: durante uno spettacolo di Mister Splendidous (Woody Allen), un mago di Brooklyn in tour a Londra, riceve uno scoop dallo spirito di un noto giornalista inglese, da poco defunto, che le rivela la verità dietro una recente serie di omicidi. Intrigata, la giovane recluta il mago, facendolo passare per suo padre, e inizia una serie di indagini nella vita dell´affascinante aristocratico (Hugh Jackman) che lo spirito le aveva indicato come colpevole, finendo per innamorarsene. Signor Allen, aveva scritto la parte del mago sapendo di volerlo interpretare? «Di solito sono perfettamente felice di trovare altri attori che recitino le mie parti, ma in questo caso l´ho scritto apposta per me per poter fare un film con Scarlett. Avevo appena fatto "Match Point", siamo diventati amici, ho pensato mi sarebbe piaciuto fare un film con lei. Ha una grande intelligenza: ogni volta che cerco di fare una battuta lei risponde immediatamente con un´altra ancora migliore della mia, ho un grande rispetto per chi riesce a farlo!». Qual è stata l´idea iniziale del film? «A dire la verità la mia prima idea era stata quella di un giornalista che va in paradiso e scopre che il paradiso è pieno di corruzione, così torna in terra per cercare di vendere la storia ai giornali ma nessuno la vuole pubblicare. Ho provato per settimane a scrivere quella storia ma non ci sono riuscito. Così ho pensato all´idea di un crimine da risolvere. Come spesso succede i miei film sono una strana combinazione di momenti comici e tragici, e penso che "Scoop" rientri perfettamente in questa categoria». Lei non crede in una vita dopo la morte? «Assolutamente no. Io vedo la morte come la fine assoluta e totale di ogni sensazione e della coscienza per l´eternità. Finirai, sarai decomposto e sarà la fine di tutto. Non solo, ma credo che prima o poi anche la terra finirà, e poi l´universo, e non ci sarà assolutamente niente. E´ per questo dico che la mia visione della vita è tetra, perché la vita è totalmente senza significato. La chiave è capire come vivere e fare scelte morali, senza illudersi. E´ facile fare scelte morali se pensi che c´è un paradiso e un inferno, un dio o un diavolo. Ma se vieni a patti con quanto sia terribile l´esistenza e ugualmente fai scelte morali, allora quelle scelte hanno significato». Lei fa queste scelte? «Ci provo, ma è difficile. Posso dire che la maggior parte delle mie scelte sono decenti: non sono un fascista, non sono un criminale, sono a favore della democrazia liberale. E devi essere decente pur sapendo che nessuno ti premia per farlo, e che alla fine tutto finirà: i miei film, Shakespeare, Beethoven, un giorno non esisterà più niente». "Scoop" è un film sul mondo del giornalismo. Cosa pensa della stampa americana oggi? «Vorrei premettere che nel giornalismo, come in ogni altro lavoro, dalla polizia alla chirurgia, ci sono poche grandi persone, tante persone ordinarie e alcune brutte persone. Penso che in America nella maggior parte dei casi la stampa faccia un buon lavoro nel far fede alle sue responsabilità. L´unica critica che ho è che, come nella chiesa, quando fanno qualcosa di sbagliato si buttano in una sorta di autopietismo, nascondendosi dietro il primo emendamento e la libertà di stampa. Eppure dobbiamo dare quella libertà anche se sembra eccessiva, perché non puoi avere un paese libero senza che la stampa sia virtualmente illimitata in quella libertà». Come mai continua a fare film in Inghilterra? «Per un solo motivo, perché lì finanziano i miei film. Ero arrivato al punto in cui gli studi americani mi dicevano, "vogliamo fare film con te, ma vogliamo leggere il copione, discutere chi saranno gli attori, non siamo solo banchieri!". E io non avevo nessun interesse a dividere la mia esperienza con loro, per me sono solo banchieri e basta. In Europa non ci sono gli studi, io non ho bisogno di tanti soldi, e lì sono felici di essere finanziatori e basta, non mi chiedono di vedere i copioni o i giornalieri. Certo che preferirei lavorare a New York, possibilmente vicino a dove vivo, e nel corso degli anni ero riuscito a farlo grazie al mio scenografo, Sante Loquasto, che mi ha sempre trovato la California e l´Europa nel raggio di venti isolati da dove vivo. Ma oggi non è più possibile». Girerà anche il suo prossimo film in Europa? «Sì, di nuovo a Londra, comincio il 10 luglio. E´ un film serio come "Match Point", con Colin Farrell, Ewan McGregor, Tom Wilkinson e una giovane bellissima sconosciuta, Hayley Atwell. Non posso dire di cosa tratti ma spero sarà buono. In realtà avrei dovuto fare un film a Parigi, con una compagnia francese. Avevo preso un appartamento a Parigi, avevo scelto gli attori, ma poi il budget ha cominciato a crescere fino a quando anche rinunciando al mio stipendio, come ho fatto varie altre volte, non me lo sarei potuto permettere. L´estate prossima invece farò un film a Barcellona perchè gli spagnoli mi hanno dato soldi per farlo. Sono felice di passare l´estate in queste fantastiche città europee». Silvia Bizio