Corriere della Sera 13/6/2006, pag.11 Alessandra Arachi, 13 giugno 2006
«E’
vero, nei Palazzi si sniffa. A cominciare dal vecchio governo». Corriere della Sera 13 giugno 2006. Roma. Vittorio Sgarbi, ha sentito le dichiarazioni del ministro Ferrero? L’uso della cocaina è diffuso anche tra i politici...
«Beh, direi che ha ragione. Che il mondo della politica non sia estraneo è una cosa nota. Però...».
Però?
«Non guardate me».
Niente cocaina lei? Mai un tiro?
«Mai. A me fa schifo la cocaina. Mi fa schifo come tutto quelle sostanze che danno dipendenza. Come il vino o come le sigarette. Ma mi è capitato spesso che insinuassero un mio uso della cocaina».
E come mai?
«Credo che derivi dal fatto che io sono molto agitato. In qualche modo può sembrare che faccia uso di sostanze eccitanti. Ma ormai ho la battuta pronta per respingere le accuse: siccome la cocaina è femmina io dico sempre che se la cocaina mi incontra è lei che si eccita. Ah le femmine...».
Sono quelle la sua droga?
«Sono quelle il mio vizio, il mio piacere. Ma non certo una droga. Mai droghe, mai. Odio davvero tutte le dipendenze».
La cocaina diffusa tra i politici è cosa nota. Lei cosa sa?
«Beh, niente di diverso da quello che sappiamo tutti. Ci fu quell’inchiesta qualche anno fa che coinvolse esponenti del precedente governo. Ma ce ne saranno anche altri».
Perché lo dice?
«Perché la cocaina è una droga chic, elitaria. Ce la vedo bene nelle classi benestanti, dunque anche tra i politici. Chiedetelo ad Ayala».
Giuseppe Ayala? Vuole dire l’ex senatore diessino, ex magistrato? Che c’entra?
«Attenzione: non volevo dire che lui consuma cocaina. Quello io non lo so e non lo posso dire».
E cosa allora? « una storia che risale al ’92-’93, quando a me e ad Ayala capitava di frequentare insieme gli stessi salotti della Palermo bene...».
E dunque?
«Lì ne passavano di bustine di cocaina. E c’erano anche persone che sarebbero entrate in politica. Ho ricordato questa vicenda perché è agli atti del Parlamento».
Perché?
«Perché io la tirai fuori per accusare Ayala di chiudere gli occhi davanti alle tante bustine di cocaina e lui voleva invece accusare l’allora ministro Santuz di tangenti soltanto perché lo aveva visto prendere una busta e aveva ipotizzato che ci fossero dentro soldi».
Lei, però, è stato in Parlamento anche in tempi molto più recenti. Mai visto strane bustine? Magari dentro i bagni...
«Non ho mai visto nulla. Non ho idea di chi dentro al Parlamento consumi cocaina. Io non la prendo, quindi neanche me la offrono o la condividono».
Il ministro della Solidarietà sociale Paolo Ferrero dice che è evidente che i politici consumino cocaina, visto che nelle tabelle della legge sulla droga si tollera un consumo maggiore di cocaina rispetto alla cannabis...
«Non so se questo è stato il motivo che ha spinto a fare simili tabelle. Però lo ripeto: sono convinto che il ministro Ferrero abbia ragione. Che tra i politici si consumi cocaina».
Alessandra Arachi