Varie, 18 giugno 2006
VAN
VAN PERSIE Robin Rotterdam (Olanda) 6 agosto 1983. Calciatore. Dell’Arsenal • «Somiglia a Rensenbrink, dice qualcuno, ma del Serpente ha meno il gusto del dribbling e della velocità. Secondo altri, il ragazzo dell’Arsenal ricorda più che altro Piet Keizer, quello che all’Ajax formava con Cruijff una coppia definita reale e che festeggiò ballando sul tavolo l’addio di Rinus Michels, il tecnico che non lo amava e che lo mise in panchina durante i Mondiali del 1974. Di Keizer, Van Persie possiederebbe la visione di gioco e il sinistro raffinato. A questo aggiunge un’esuberanza che a volte sfiora l’insubordinazione: una volta, quando aveva 18 anni e giocava nel Feyenoord, strappò la palla dai piedi di Van Hoijdonk per battere una punizione importante, che finì sulla traversa. Siccome segnava quasi sempre, Van Hoijdonk lo guardò stupito ma non protestò. Figlio di un pittore, Van Persie è cresciuto in un quartiere di Rotterdam abitato da turchi e marocchini e pare si sia convertito all’Islam. Quel che si sa per certo è che è sposato con una ragazza marocchina, Bouchra [...] Era un genietto sregolato, Van Persie, e la sua carriera somigliava pericolosamente a quella di Patrick Kluivert: gol, accuse di violenza sessuale, guida pericolosa si sono mischiati nei suoi vent’anni. Ma nel 2004 è passato all’Arsenal per tre milioni di sterline e Wenger e Bergkamp lo hanno rimesso al mondo. Bergkamp ha una fissazione per Robin ed è un po’ il suo personal trainer e gli ha insegnato a essere professionale e a lavorare sul piede destro per completarsi. Con Bergkamp, Van Persie è cresciuto fino a convincere Van Basten, che sopporta con pazienza i lati da affinare. [...]» (Alessandra Bocci, ”La Gazzetta dello Sport” 18/6/2006).