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 2006  giugno 16 Venerdì calendario

SANGIORGI

SANGIORGI Giuliano Nardò (Lecce) 24 gennaio 1979. Cantante. Dei Negramaro • «In Italia una storia così non c’è mai stata. Mai successo che un gruppo arrivasse in tre anni dall’incredibile esclusione al festival di Sanremo, dove si presentarono nel 2005 nella categoria emergenti col pezzo Mentre tutto scorre, a un concerto tutto esaurito allo stadio San Siro (il 31 maggio 2008). Eppure i Negramaro hanno lottato insieme, e sono riusciti in un’impresa che in Italia sembrava impossibile, ovvero recuperare il primato del rock in un campo che sembrava dominato solo dai grandi vecchi come Vasco e Ligabue, utilizzando al meglio le loro radici, quella straordinaria vitalità che sprigiona dal Salento, il forte senso di autonomia culturale che sprigiona da quella terra, e ovviamente uno spiccato senso melodico che ne fa un prodotto esclusivamente italiano. Il segreto? Pura passione, per una band cresciuta a biberon farciti di U2 e Public Enemy, in un universo musicale che stenta a creare emozioni. Ma il successo è arrivato come una valanga. [...]» (Gino Castaldo, ”la Repubblica” 13/11/2008) • «Per me scrivere è una necessità vitale, impellente, il racconto è un flusso continuo, senza sosta. Le canzoni sono una narrazione in tempo reale della mia vita. Così i concerti sono un’occasione per accumulare esperienze. Che il giorno dopo archivio sotto forma di bozze di canzoni, nel mio telefonino [...] Noi suoniamo ogni volta, da sempre, come se ci trovassimo di fronte a un pubblico di un milione di spettatori. come mettersi a nudo e accettare la consapevolezza di confrontarsi con la cultura pop. Cantare, per me, è come respirare, è un fatto fisiologico e credo che i ragazzi ci seguano perché lo capiscono. Quando sono sul palco ed eseguo le mie canzoni esprimo, con i miei brani, una autenticità che non appartiene più alla musica popolare. Quello della verità è secondo me l’essenza stessa del pop, è un concetto che è stato devastato da anni di musica di consumo creata a tavolino, dal marketing» (Pierfrancesco Pacoda, ”L’espresso” 22/6/2006).