Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2006  giugno 15 Giovedì calendario

Il 14 giugno il ministro del Lavoro Cesare Damiano ha firmato la circolare 17/2006 sulle collaborazioni a progetto nei call center

Il 14 giugno il ministro del Lavoro Cesare Damiano ha firmato la circolare 17/2006 sulle collaborazioni a progetto nei call center. Nei call center il contratto di lavoro a progetto può essere firmato per le attività promozionali. Il ministero specifica che si tratta di prestazioni legate a una specifica e singola "campagna". La durata della "campagna" costituisce la durata del contratto del lavoro a progetto. Per la collaborazione dovrà essere individuata l’azienda che ha commissionato il lavoro; il contratto non potrà avere durata superiore all’impegno del call center con il proprio cliente; va indicato il tipo di attività richiesta al collaboratore (sondaggi, promozioni, vendite...); è necessario descrivere la tipologia di clientela da chiamare. Il ministero specifica che il collaboratore a progetto è autonomo e sceglie il proprio orario di lavoro, senza dover chiedere autorizzazioni e senza dover fornire eventuali giustificazioni. Semmai lavoratore e azienda si possono accordare stabilendo delle fasce orarie. In seguito a questa circolare, dunque, le attività in bound (i call center che non fanno telefonate, ma ricevono le chiamate dei clienti: la parte più consistente del settore) devono essere ricondotte nel lavoro subordinato.