Enrico Franceschini, la Repubblica 13/6/2006, pagina 33; Giovanna Cavalli, Corriere della Sera 13/6/2006, pagina 23, 13 giugno 2006
A luglio sarà inaugurato ad Amsterdam un centro per curare le persone che stanno tutto il giorno a giocare con i videogiochi
A luglio sarà inaugurato ad Amsterdam un centro per curare le persone che stanno tutto il giorno a giocare con i videogiochi. Una stanza costa tra i 350 e i 442 euro, il trattamento dura dalle 4 alle 8 settimane, durante le quali i pazienti devono trascorrere il tempo in attività ricreative alternative: ballo, go kart, lanci col paracadute. Strutture simili stanno nascendo in Francia, Usa, Cina e Corea del Sud. Si stima che nel mondo tredici milioni di persone giochino abitualmente con i videogames e in particolare in Corea del Sud sei persone su dieci (nella fascia d’età compresa tra 9 e 39 anni)si considerano giocatori incalliti. Proprio in Corea del Sud lo scorso anno 7 persone hanno perso la vita per eccesso di gioco. In agosto un uomo di 28 anni è morto dopo 50 ore ininiterrotte passate al videogico e a dicembre un trentottenne è spirato in un Internet cafè: nei precedenti venti giorni aveva giocato 417 ore, dormendo tre ore per notte. Esemplare la storia di quel francese di 25 anni, che deciso a smettere con i viedogames, aveva organizzato un viaggio di una settimana in Sudamerica: arrivato a Rio de Janeiro si è chiuso nell’Internet cafè dell’aeroporto e ha trascorso lì l’intera settimana.