G.O., Il Sole-24 Ore 9/6/2006, pagina 35., 9 giugno 2006
«L’offerta pubblica di vendita di azioni Piaggio non piace alla Fiom. In una lettera indirizzata ai ministri economici della Consob, sottoscritta da Sergio Cusani per la Banca della Solidarietà, oltre che da Adusbef e Federconsumatori, i metalmeccanici della Cgil accusano Roberto Colaninno - presidente e maggiore azionista, tramite la Immsi, dell’azienda di Pontedera - di voler quotare la società per offrire alle banche che ne hanno finanziato l’acquisizione una ricca via di fuga e permettere ai manager che la gestiscono l’esercizio delle stock option
«L’offerta pubblica di vendita di azioni Piaggio non piace alla Fiom. In una lettera indirizzata ai ministri economici della Consob, sottoscritta da Sergio Cusani per la Banca della Solidarietà, oltre che da Adusbef e Federconsumatori, i metalmeccanici della Cgil accusano Roberto Colaninno - presidente e maggiore azionista, tramite la Immsi, dell’azienda di Pontedera - di voler quotare la società per offrire alle banche che ne hanno finanziato l’acquisizione una ricca via di fuga e permettere ai manager che la gestiscono l’esercizio delle stock option. Secondo Cusani, che assiste la Fiom nella vertenza, la Piaggio avrebbe bisogno, invece, di finanza straordinaria a sostegno dei suoi piani di sviluppo in Nord America, India e Indonesia. L’impresa - si legge nella missiva - ha concluso il primo trimestre con 397 milioni di debiti, di poco inferiori a quelli del 2005. E il gruppo Immsi è debole a livello economico e finanziario per aver rilevato attività in crisi o esposte (Piaggio e Aprilia). Conclusione: sarebbe opportuno che il denaro raccolto a Piazza Affari non andasse a Colaninno e alle banche, ma all’azienda. L’Opv andrebbe in sostanza convertita in aumento di capitale. O in un’operazione mista: in parte vendita di titoli, in parte offerta pubblica di sottoscrizione.»