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 2006  giugno 09 Venerdì calendario

La mia previsione Argentina in finale. La Repubblica 9 giugno 2006. Duisburg. Siamo i lettori, ci riconosce? Pronto per le previsioni? Legge sempre la palla di lardo? Se l´è portata da casa? «Piano con le domande, non siamo in un fast food

La mia previsione Argentina in finale. La Repubblica 9 giugno 2006. Duisburg. Siamo i lettori, ci riconosce? Pronto per le previsioni? Legge sempre la palla di lardo? Se l´è portata da casa? «Piano con le domande, non siamo in un fast food. Vi riconosco sì e no. Sono pronto. Le palle di lardo hanno una scadenza, qui ne uso una nuova che ho trovato a Düsseldorf. Mi dice che la semifinale sarà tra Argentina e... ». No, no, andiamo per gradi, come dicono i termometri. Precedenza all´Italia, e poi i gironi uno per uno. «Non c´è problema, come diceva Moggi. L´Italia batterà il Ghana con un gol o due di Toni, pareggerà con gli Usa, o forse vincerà con un gol di Perrotta, e arriverà seconda nel girone perché perderà con la Repubblica Ceca». Ci sembra molto pessimista. «Mi limito a leggere segnali nel grasso suino. Per l´Italia sono negativi da prima che cominciasse il raduno, poi sono peggiorati, vedi i giocatori sani che si infortunano e gli infortunati che tardano a guarire. Ma i veri pessimisti, scusate, sono quelli che vedono l´Italia bocciata subito. Nella mia porcovisione, almeno, va avanti, poi trova il Brasile e buonasera». E se, mettiamolo, vincesse il girone, chi trova e come andrebbe a finire? «Troverebbe l´Australia, si vede che il lardo ha pure lui simpatie per Hiddink. La batterebbe, troverebbe poi l´Ucraina ad Amburgo, batterebbe pure quella e sarebbe in semifinale con l´Argentina. E questo sarebbe già un risultatone. Ma torno a dirvi, e vi trovo un po´ distratti, che commento quello che leggo». Tra quello che legge c´è l´enorme responsabilità che pesa sugli azzurri, quella di riscattare Moggiopoli, di avviare l´operazione di rifondazione del nostro calcio? «Non c´è e non ci deve essere. Sono le sentenze della giustizia sportiva e il cambiamento di facce e di metodi a dover rifondare il nostro calcio. Quanto all´operazione-simpatia con gli italiani emigrati, mi sa che non è partita col piede giusto. Avrei anche da ridire sulla divisa: sembra di essere ai funerali di un boss di Cosa nostra». Ma le hanno disegnate Dolce & Gabbana. «Non m´importa il chi, ma il cosa. Trasmettono l´allegria di un raduno di corvi torvi, come direbbe Capossela». Passiamo ai gironi. Sia breve e indichi un coefficiente di difficoltà da 1 a 5. «Girone A, coefficiente 1. Per quanto sia scarsa, la Germania non può esimersi dal vincerlo, davanti alla Polonia». Ma è proprio così scarsa? «Non ha un gran gioco, né grandi attaccanti, né grandi giocatori, per me Ballack non è tale. Avanti, girone B: 3, perché il Paraguay non è un materasso. Trinidad & Tobago è una presenza simpaticamente folcloristica. La Svezia spera di fare uno scherzetto a Ericksson, ma quest´anno gli inglesi mi sembrano veramente forti, in grado di assorbire perfino le bizze di Beckham. Girone C: 5. La Costa d´Avorio è la più forte delle africane, la Serbia-Montenegro è al mondiale unita per la prima e ultima volta, dopo il referendum sono già due paesi distinti. In dieci gare di qualificazione ha incassato un solo gol e ha obbligato la Spagna allo spareggio. Da non sottovalutare, ma dovrebbero farcela Argentina e Olanda». Perché in Germania c´è Burdisso, che nell´Inter gioca riserva, e non i titolari Zanetti e Samuel? «Non lo so, Zanetti io l´avrei portato. Credo che il motivo stia nella difesa a tre. Ma se io fossi in porta con davanti Coloccini, Ayala e Burdisso non mi sentirei molto tranquillo. Però Pekerman è molto sicuro del fatto suo. Il lardo dice che l´Argentina è da finale solo se gioca Messi. Avanti, girone D: 1, Messico e Portogallo in fila. Girone E, quello dell´Italia, coefficiente 4 ma ne abbiamo già parlato. Devo aggiungere perché considero molto forte la banda-Nedved. Perché è una squadra quadrata, ha esperienza, potenza, classe, dribbling, forse il solo punto debole è nell´età media avanzata, ma quella si farà sentire più in là. Girone F: 3. Il Brasile è il favorito di tutti e da metà campo in su fa paura, ma sono curioso di vedere la tenuta difensiva. Girone G: 2, passano la Francia e la Svizzera. La Francia mi sembra vecchiotta, e i giovani non fusi con gli anziani. Applaudiremo il passo d´addio di Zidane e forse i numeri del suo erede, Ribery. Erede lo dicono i francesi, per me non lo ricorda in nulla, è più corto ed elettrico, meno ragionatore. Aggiungo che il ct Domenech nella mia personale classifica di bravura non è nei primi venti posti. Girone H: 1. Passano Spagna e Ucraina, due nazionali che faranno una certa strada, anche perché non dovranno impegnarsi allo spasimo con Tunisia e Arabia Saudita. La Spagna ha il tecnico più anziano, Aragones, e una rosa tra le più giovani. In questa classifica verde prima è la Svizzera con 25,13 anni di media, l´Italia quartultima tra brasiliani e cechi con 28,78. Molti dei giovani spagnoli sono bravi, ma in tanti anni nessun allenatore ha saputo dare alla Spagna una fisionomia stabile. Può essere la volta buona. Quanto a Shevchenko e soci, è il loro esordio in un mondiale e hanno una carica enorme». Vogliamo ricapitolare il tabellone? «Telegraficamente, dai gironi escono queste sfide: Germania-Svezia, Inghilterra-Polonia, Argentina-Portogallo, Olanda-Messico, Italia-Brasile, Australia-Rep.Ceca, Francia-Ucraina e Spagna-Svizzera. Da cui derivano: Germania-Argentina, Rep. Ceca-Ucraina, Inghilterra-Olanda e Brasile-Spagna. Semifinali: Argentina-Rep. Ceca e Inghilterra-Brasile. Finale con Argentina e una tra Inghilterra e Brasile». Cos´è, non si legge bene? «Proprio così, c´è una venatura rosa che lascia scoperte solo due lettere, ra, che vanno bene per entrambe». Bene, passiamo alle varie ed eventuali. Disordini neonazisti? «Fortemente temuti, ma al momento non emersi. Direi probabili, come le imprese degli hooligans». Miglior arbitro? «Ivanov». Miglior marcatore? «Crespo o Rooney, se sta bene». Maggior delusione? «Germania». Possibili sorprese? «Paraguay e Corea del Sud». Ci lasci per ultima una domanda frivola: pensa di divertirsi? «No». Gianni Mura