Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2006  giugno 08 Giovedì calendario

Piera Cason Sari, 76 anni, vedova, come tutte le mattine aprì il suo negozio di gioielli. Dentro la seguì Ovidiu Daniel Tanase, 26 anni, rumeno, che la costrinse ad aprire la cassaforte prima di svuotare anche le vetrine

Piera Cason Sari, 76 anni, vedova, come tutte le mattine aprì il suo negozio di gioielli. Dentro la seguì Ovidiu Daniel Tanase, 26 anni, rumeno, che la costrinse ad aprire la cassaforte prima di svuotare anche le vetrine. All’improvviso la Sari provò a gettarsi contro di lui, ma prese quindici coltellate, di cui tre mortali, e rimase a faccia in giù sul pavimento. L’omicida scappò insieme al complice, un Ion Apetroaei, 47 anni, rumeni, che faceva il palo fuori dalla gioielleria. Il primo fu arrestato in Austria, il secondo in Romania. A dare l’allarme fu Daniela Codastefano, proprietaria del negozio adiacente, insospettita perché non vedeva la Sari sulle scalette davanti, dov’erano solite scambiare qualche parola. Poco dopo le nove di mattina di venerdì 26 maggio, in piazza del Municipio a Terracina, sul litorale pontino.