8 giugno 2006
Piera Cason Sari, 76 anni, vedova, come tutte le mattine aprì il suo negozio di gioielli. Dentro la seguì Ovidiu Daniel Tanase, 26 anni, rumeno, che la costrinse ad aprire la cassaforte prima di svuotare anche le vetrine
Piera Cason Sari, 76 anni, vedova, come tutte le mattine aprì il suo negozio di gioielli. Dentro la seguì Ovidiu Daniel Tanase, 26 anni, rumeno, che la costrinse ad aprire la cassaforte prima di svuotare anche le vetrine. All’improvviso la Sari provò a gettarsi contro di lui, ma prese quindici coltellate, di cui tre mortali, e rimase a faccia in giù sul pavimento. L’omicida scappò insieme al complice, un Ion Apetroaei, 47 anni, rumeni, che faceva il palo fuori dalla gioielleria. Il primo fu arrestato in Austria, il secondo in Romania. A dare l’allarme fu Daniela Codastefano, proprietaria del negozio adiacente, insospettita perché non vedeva la Sari sulle scalette davanti, dov’erano solite scambiare qualche parola. Poco dopo le nove di mattina di venerdì 26 maggio, in piazza del Municipio a Terracina, sul litorale pontino.