8 giugno 2006
Danilo Catani, 52 anni, aveva da poco preso sonno quando fu svegliato dalle voci di tre uomini a volto coperto che la moglie Anna Maria, al piano di sotto, aveva lasciato entrare per sbaglio
Danilo Catani, 52 anni, aveva da poco preso sonno quando fu svegliato dalle voci di tre uomini a volto coperto che la moglie Anna Maria, al piano di sotto, aveva lasciato entrare per sbaglio. Se li trovò davanti e si difese con la prima cosa che trovò: una piccola scimitarra soprammobile. Inutile, perché tre colpi di pistola lo perforarono al fianco, al braccio e sopra il cuore. Mentre il Catani moriva sulla moquette bianca della camera da letto, i tre tornavano sotto, stordivano la moglie con un pugno in faccia e scappavano scavalcando la siepe e il muretto del giardino ben curato. Alla fine di aprile i ladri erano già entrati in quella casa portando via una collezione di orologi e un cellulare. Lunedì scorso, intorno alle dieci e mezza di sera, in una villetta a pochi chilometri da Sabaudia, nella frazione di Bella Farnia.