Il Sole 24 Ore 03/06/2006, pag.9 Tony Atkinson, 3 giugno 2006
I ricchi sono pochi, ma molto ricchi. Il Sole 24 Ore 3 giugno 2006. Il reddito mediano, cioè quello della famiglia italiana che sta a metà esatta dello schieramento, davanti i più poveri e dietro i più ricchi, è di 2mila euro
I ricchi sono pochi, ma molto ricchi. Il Sole 24 Ore 3 giugno 2006. Il reddito mediano, cioè quello della famiglia italiana che sta a metà esatta dello schieramento, davanti i più poveri e dietro i più ricchi, è di 2mila euro. Ma come la ricchezza è distribuita nell’intera popolazione? Per illustrare questo, non userò grafici e tavole. Voglio piuttosto usare un’immagine creata dall’economista olandese Jan Pen di Groningen. Un altissimo economista - direi scherzando, perché per dare un’immagine della distribuzione dei redditi Pen immaginò una parata di tutta la nazione nella quale ciascuno marcia a varie altezze del corteo, secondo il proprio reddito. E inoltre ogni sezione della parata è fatta da persone la cui altezza, idealmente, corrisponde al reddito: più bassi all’inizio, altissimi alla fine. E quindi poiché il reddito mediano corrisponderebbe più o meno a un metro e 70, altezza media di uomini e donne, una persona con solo il 60% del reddito mediano sarebbe alta solo un metro, mentre una persona con 4mila euro, cioè il doppio del mediano, sarebbe alta 3,4 metri. un’immagine, ma rende bene la situazione. La differenza di reddito è enormemente più varia che non quella relativa alla statura, nella realtà. Quasi nessuno scende sotto il metro di statura, ma il 60% del reddito mediano è in genere considerato la soglia della povertà. E in base alle statistiche ufficiali italiane e a quelle della Commissione Ue il 18% della popolazione italiana vive sotto questo livello. Quindi se la nostra parata ideale dura un’ora, i primi 10 minuti corrisponderebbero, nel caso italiano, alla sfilata di persone inferiori al metro di statura. Uno dei vantaggi della parata dei redditi è che ci consente di vedere subito sia il reddito assoluto che relativo. Ad esempio, siamo portati a pensare che quelli a maggiore rischio siano anziani, disabili e disoccupati. Vero, ma tra quelli sotto il metro d’altezza ci sono anche molti che hanno un lavoro. In Europa un quarto di quelli a rischio povertà lavora. E, in più, in questa marcia virtuale possiamo vedere che molti di loro spingono carrozzine con bambini. Sappiamo infatti che le famiglie con bambini sono sproporzionatamente rappresentate fra i poveri nella maggior parte dei Paesi europei. In Italia il 26% dei bambini vive in famiglie a rischio povertà. Man mano che la parata sfila, l’altezza incomincia a salire, ma lentamente. L’uomo più alto che, per quanto sappiamo, sia mai esistito nella realtà si chiamava Robert Wadlow e raggiungeva i 2,7 metri: per arrivare nella nostra parata a una statura del genere dobbiamo aspettare gli ultimi 10 minuti. Quando arriviamo agli ultimi 3 minuti, cioè nell’ultimo 5% dei redditi familiari, la statura supera i 4 metri che corrispondono a redditi oltre i 5mila euro netti mensili. E da questo punto i redditi incominciano a salire fortemente. Non si tratta solo dei campioni del calcio. Prendendo due esempi al di fuori dell’Italia – la marcia virtuale sarebbe simile in molti Paesi europei - vediamo che i presidenti di università britanniche spesso guadagnano più di 175mila sterline lorde all’anno e cioè più di 12mila euro netti al mese. Questo li fa alti dieci metri, nella parata. Naturalmente sostengono che nel settore privato guadagnerebbero molto di più. Le Figaro poi ha pubblicato recentemente un articolo intitolato "Una buona annata per i compensi dei manager". Secondo l’articolo, il numero uno di una società del Cac40 - l’indice di Borsa delle più importanti società francesi - riceve in media più di un milione di euro lordi che al netto lo renderebbero alto 35 metri, nella nostra marcia virtuale. Poi ci sono i responsabili di alcune società come Axa, l’Oréal, Lvmh, Publicis, Sandfi Aventis, Vinci e Vivendi che hanno tutti ricevuto più di 3 milioni: questo reddito li fa diventare alti più di 100 metri. A questo punto entriamo nel territorio delle star del calcio, e di altri vip. In Gran Bretagna, manager come Arsene Wenger, Sir Alex Ferguson e, naturalmente, Jose Morinho ricevono tutti più di 3 milioni di sterline l’anno. Morinho arriva quindi ai 300 metri di statura. E i giocatori di maggior grido, come in Italia Alessandro Del Piero o Christian Vieri, o Zidane e Ronaldo, guadagnano ancora di più. E David Beckham, di cui si dice che in ogni partita riesce a correre un chilometro in più della media della squadra, ha ricevuto nel 2004 così tanti soldi da arrivare alla fine alla statura di un chilometro. Anche queste cifre sono piccole a confronto di quelle dei manager di fondi. L’anno scorso i due top manager di hedge fund nel Regno Unito (top come stipendio, non come risultati) hanno ricevuto 150 milioni di dollari ciascuno, cosa che li renderebbe alti 5 chilometri. E fra i loro colleghi americani ve ne sono alcuni dieci volte più alti. Tony Atkinson