Varie, 6 giugno 2006
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HUNTELAAR Klaas Jan Drempt (Olanda) 12 agosto 1983. Calciatore. Dal 2009/2010 al Milan. Lanciato dall’Ajax, nel 2009 qualche mese al Real Madrid
HUNTELAAR Klaas Jan Drempt (Olanda) 12 agosto 1983. Calciatore. Dal 2009/2010 al Milan. Lanciato dall’Ajax, nel 2009 qualche mese al Real Madrid. Nel 2006 campione d’Europa under 21 • «[...] Cresciuto nell’H&H, squadra della sua città natale, Drempt, nell’est dell’Olanda, Huntelaar ha poi vestito i colori, a livello giovanile, di De Graafschap e Psv, da cui viene acquistato per debuttare nel 2002. L’anno successivo va in prestito all’Agovv Apeldoorn, in B, dove vince il titolo marcatori con 26 reti in 35 gare. Quanto basta perché nell’estate 2004 l’Heerenveen lo compri per due lenticchie dal Psv. Il ragazzo segna 17 reti nella prima vera stagione in Eredivisie (la serie A olandese) e altrettanti nei primi quattro mesi del campionato 2005/2006. L’Ajax punta forte su di lui per uscire da una crisi strisciante: i nove milioni di euro sborsati sono un record assoluto per un passaggio tra club olandesi. Curiosamente è la stessa cifra che il club di Amsterdam pagò al Malmoe nel 2001 per arrivare a Ibrahimovic. L’investimento paga subito perché il bulimico Huntelaar, legato da un contratto fino al 2010, chiude il campionato come top scorer a quota 33 gol (in 32 partite) e nel frattempo trascina l’Under 21 alla qualificazione per l’Europeo con 10 reti. Anche qui nessuno arriva al suo livello. Nella fase finale in Portogallo il gol contro la Danimarca gli vale l’aggancio a Makaay e Bruggink come bomber assoluto dell’Under olandese. Le tre gemme contro Francia e Ucraina valgono l’Europeo e un’irraggiungibile quota 18 in 24 gare con gli Jonge Oranje. Il bilancio stagionale parla di 54 reti in 57 partite. Indicato come l’erede di Van Basten, calcisticamente, Huntelaar è un paradosso. Attaccante classico, ma allo stesso tempo atipico, non eccelle in nessuna categoria ma sa fare tutto, con entrambi i piedi. Per colpi di tacco e giocate ad effetto rivolgetevi altrove. Klaas Jan è l’essenzialità tecnica messa al servizio del collettivo. Quando si concede una finezza come il gol del 2-0 nella semifinale con la Francia (finta e pallonetto dai venti metri) è solo perché capisce che non ci sono soluzioni migliori. Sa difendere palla e far salire la squadra, giocare di sponda, inquadrare la porta con facilità disarmante e sfondare di testa. Come ben sa l’Inter, punita [...] nell’andata degli ottavi di Champions. Proprio l’Inter, insieme alla Fiorentina, è tra i club italiani che avevano messo gli occhi su Huntelaar prima che Moggiopoli congelasse tutto.[...]» (Luca Taidelli, ”La Gazzetta dello Sport” 6/6/2006).