Varie, 31 maggio 2006
VERNETTI Gianni
VERNETTI Gianni Torino 27 novembre 1960. Politico. Sottosegretario agli Esteri nel Prodi II (2006-2008). Nel 2006 eletto al Senato con la Margherita, nel 2008 alla Camera, ha aderito all’Alleanza per l’Italia • «[...] dirigente della Margherita con un passato da architetto [...]» (Maurizio Caprara, “Corriere della Sera” 31/5/2006) • «Dei membri del governo è il più filoisraeliano. [...] quando c’è una manifestazione per Israele, scende in piazza. “Ho una forte simpatia verso quel Paese”, dice. “Ha grande entusiasmo. È un Paese multietnico. Non ha mai avuto mire espansionistiche [...] Nessuna guerra è stata condotta da Israele con obbiettivi espansionistici. Hanno occupato il Sinai, un pezzo di Golan, la Cisgiordania. Ma hanno restituito praticamente tutto. Israele ha un multipartitismo efficace, è una vera e compiuta democrazia. Con pregi e difetti. Governi che durano sei mesi, litigi, scarsa governabilità. Sembra un po’ l’Italia, conflittualità, partiti che nascono, partiti che muoiono, alleanze strane. Ma è una democrazia [...] La mia famiglia è di cultura socialista, libertaria. Madre architetto, padre docente di filosofia, comandante partigiano. Entrambi erano nel Fronte Popolare nel ’48. Entrambi hanno lasciato il Pci nel ’56 con l’invasione dell’Ungheria [...] Le lotte studentetsche a fine anni ’70. Fondatore del comitato antinucleare di Trino Vercellese. Consigliere a Torino, assessore della giunta Castellani, leader dei Verdi in Piemonte. Tra i promotori di Alleanza Democratica, l’idea di unire alcune tradizioni riformiste di questo Paese. Realacci, Rutelli, Cacciari, Zanone, Enzo Bianco, Adornato. Un Ulivo ante litteram. Io, anche nei Verdi, ho sempre rappresentato l’anima pragmatica, riformista, di governo [...] Ero considerato la ‘destra’ del movimento ambientalista. Uno di quelli che non si sottraevano a esperienze di governo locale [...] Studi? Liceo scientifico e architettura. Ho anche fatto l’architetto [...] Laura De Donato, giornalista del Tg3, mia moglie, l’ho conosciuta quando io avevo 18 anni e lei 15 [...] A me piace la politica estera che si potrebbe chiamare ‘contenimento e inclusione’. Da un lato evito che un Paese faccia disastri. Dall’altro lo includo in un sistema commerciale ed economico. Scambi... turismo... Erasmus. Quella roba lì. Stick and carrot. Purtroppo Bush usa molto stick e poco carrot [...]”» (Claudio Sabelli Fioretti, “Corriere della Sera-Magazine” 9/11/2006).