Varie, 31 maggio 2006
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Paulson Henry
• Chicago (Stati Uniti) 28 marzo 1946. Politico. Ministro dell’Economia con GW Bush (dal maggio 2006 al gennaio 2009) • «[...] Da Wall Street alla corte di Bush, da presidente e ad della Goldman Sachs a ministro del Tesoro[...] è cresciuto a Barrington, in Illinois. Laureatosi al Dartmouth College ha poi ottenuto il master in ”Business Administration” all’università di Harvard. [...]» (’La Stampa” 31/5/2006) • «[...] il suo identikit è molto differente da quello dei predecessori: Paul O’Neill veniva dall’Alcoa (alluminio) e John Snow dal gigante delle ferrovie Csx mentre il nuovo ministro dal 1999 è alla guida della banca Goldman Sachs e lascia intendere la volontà di prestare maggiore attenzione a Wall Street. [...]» (Maurizio Molinari, ”La Stampa” 31/5/2006) • «[...] da ragazzo voleva diventare un ranger della Forestale. Poi la carriera di Henry ”Hank” Paulson ha preso una una piega diversa: otto anni da presidente di Goldman Sachs, fino a diventare secondo molti il banchiere americano di maggior successo dopo l’ex leader di Citigroup Sandy Weill. Quindi [...] l’ufficio con la bandiera a stelle e strisce da segretario al Tesoro di George W. Bush. Ma, a giudicare da come investe il suo denaro, non è detto che Paulson non realizzi presto anche le sue aspirazioni di gioventù. Secondo il quotidiano americano online ”Financial News” [...] avrebbe trasferito l’equivalente di cento milioni di dollari in azioni Goldman Sachs dal suo patrimonio a una fondazione ecologista da lui stesso creata nell’86. Si chiama ”Bobolink Foundation”, dal nome di un passero migratore del Nord America, e nei prossimi anni può ricevere molto di più. A fine 2006 Paulson avrebbe infatti mosso i passi legali per versare a Bobolink pressoché tutta la sua fortuna nei prossimi anni. In totale si tratta probabilmente di circa 800 milioni di dollari (615 milioni di euro): i 3,2 milioni di azioni Goldman da 500 milioni di dollari, più altri 300 sotto forma di stock option. E ora Brookly McLaughlin, portavoce del Tesoro, non commenta ma neppure smentisce le voci sulla donazione integrale a Bobolink. Che la natura sia la passione di Paulson, assieme al denaro, non è del resto una novità. Il ministro è presidente del gruppo di Nature Conservancy, è nel Peregrine Fund che difende gli uccelli da preda e ha spinto la sua ex banca d’affari a donare 680 ettari di bosco in Cile a un’organizzazione di difesa degli animali selvatici. Per lui come per altri campioni di Wall Street, la beneficenza è un modo di meritare guadagni fuori da ogni proporzione. Warren Buffett ha promesso un patrimonio da circa 40 miliardi alla fondazione di volontariato creata da Bill e Melinda Gates. Sandy Weill di Citigroup definì un suo dono da 1,4 miliardi ”un’operazione con Dio”. Ma forse per il ministro, come per Gates, finanziare cause giuste significa anche costruirsi un ponte fuori e dopo gli affari, verso un’altra carriera: sarà probabilmente Paulson stesso a guidare la Bobolink Foundation. Resta da capire se un compenso da 800 milioni in otto anni si giustifichi, anche per chi non li tiene per sé. Ma Paulson almeno, potesse parlarne, non avrebbe problemi a spiegare che la sua sola persona ha prodotto per la sua impresa molto più di quel valore in un anno. Questo. L’attuale ministro infatti ha tenacemente perseguito e concluso, ad aprile scorso quand’era ancora in Goldman, il più grande investimento della banca: l’acquisto del 5,8% di Industrial and Commercial Bank of China (Icbc), principale istituto della Repubblica Popolare, per 2,6 miliardi di dollari. Per arrivarci, primo caso di un gruppo di Wall Street che diventa socio di un istituto pubblico ”comunista” cinese, Paulson non ha risparmiato gli sforzi. Decine di viaggi a Pechino e anche, ha scritto ”Fortune”, uno stage estivo alla sede di Manhattan di Goldman per la figlia del presidente di Icbc Jiang Jianquing. E l’impegno ha pagato: a novembre l’istituto cinese si è quotato in Borsa a Shanghai e Hong Kong, dov’è ha più che raddoppiato di valore in una febbre durata mesi. Per ora la plusvalenza per Goldman è di oltre 4 miliardi. E Paulson, da maggio ministro, ieri al vertice di Essen sedeva di nuovo accanto ai suoi vecchi soci: il ministro delle Finanze Jin Reqing e il governatore Zhou Xiaochuan, i due azionisti cinesi di controllo della Icbc» (Federico Fubini, ”Corriere della Sera” 11/2/2007).