Marco Pastonesi, ཿLa Gazzetta dello Sport 29/5/2006;, 29 maggio 2006
«Rispetto al Giro, al Tour si stringono e contano di più le alleanze. Perché ogni tappa è come una classica, tutti i giorni la prima ora viene volata a 50, e spesso anche la seconda, finché nasce una fuga, e grazie alle fughe si rientra in classifica
«Rispetto al Giro, al Tour si stringono e contano di più le alleanze. Perché ogni tappa è come una classica, tutti i giorni la prima ora viene volata a 50, e spesso anche la seconda, finché nasce una fuga, e grazie alle fughe si rientra in classifica. Impossibile tenere la corsa da soli. All’inizio bisogna trovare qualche altra squadra con interessi comuni, alla fine bisogna avere un amico che tiri piuttosto che un nemico che scappi o che stoppi. Le alleanze si fanno sulla strada, lealmente. A volte partendo da molto lontano» (Pietro Algeri, direttore sportivo di Simoni).