Varie, 27 maggio 2006
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Michelin Edouard
• Clermont-Ferrand (Francia) 13 agosto 1963, Pointe du Raz (Francia) 26 maggio 2006 (annegato). Industriale • «[...] Ingegnere di formazione, ha lavorato sempre nell’azienda familiare, guidato con polso fermo dal padre, che ha rapidamente deciso di far di lui il suo delfino. Nella sua formazione ha contato molto il lavoro filiale americana del gruppo nei primi anni Novanta, diretta da Carlos Ghosn, oggi presidente - direttore generale della Renault. Ma soprattutto è stato allevato, come i cinque fratelli e sorelle, con una educazione di stretta osservanza cattolica: un fratello è prete, una sorella si è fatta suora. Lui stesso s’interessava alla teologia ed amava i canti gregoriani. Malgrado fosse l’uomo che aveva adattato la Michelin alla mondializzazione, era fortemente legato a Clermont-Ferrand, la città di origine, provinciale e isolata. Come tutta la famiglia, Edouard non si metteva in mostra. Le sue interviste erano rare, la mondanità non era il suo forte. Era descritto come un uomo ”timido, semplice e discreto”. Lo aveva sposato il fratello nella cattedrale di Chartres, nel 1992, e aveva sei figli. Il padre gli aveva trasmesso la guida dell´azienda nel 1999 con una cerimonia semplice: ”Edouard possiede tutte le qualità di carattere, di cuore e di spirito per essere il capo”. I Michelin sono taciturni. Il suo esordio mediatico era stato un mezzo disastro: nel settembre ’99, aveva annunciato contemporaneamente l’aumento del 20% degli utili e la soppressione del 10% dei posti di lavoro in Europa. Un incidente di percorso, di cui si è pubblicamente rammaricato, che ha pesato sulla storia politica francese ed è costato caro a Lionel Jospin. Quando gli chiesero un commento a quei licenziamenti, il primo ministro rispose: ”Lo Stato non può tutto”. Una frase che l’elettorato di sinistra non gli ha mai perdonato. (g. m., ”la Repubblica” 27/5/2006).