Varie, 26 maggio 2006
MICHELOTTI
MICHELOTTI Alberto Parma 15 luglio 1930. Ex arbitro • «[...] Ex fischietto internazionale con 86 partite dirette [...] ha arbitrato 114 match in serie A e 115 in B, prima di ritirarsi negli anni ’80. «[...] Io quando Corso a San Siro mi disse: lei non metterà più piede qui, scrissi tutto e si beccò cinque giornate di squalifica [...] Se i nostri dirigenti vedevano che un presidente di club o un giocatore ci avvicinava ce ne chiedevano conto e ci censuravano fino a sospenderci solo per aver scambiato due parole. Nel 66 ero in raduno a Viareggio, sul lungomare incrociai Armando Picchi, all’epoca famoso per essere il capitano dell’Inter di Herrera. Mi riconobbe, lo avevo diretto anni prima quando giocava a Varese, s’avvicinò per salutarmi ’Signor Michelotti come sta?’ (lui era educatissimo ma era uso dare del lei all’arbitro in campo e fuori), ’Ciao Armando...’, due battute e saluti. In albergo mi chiamò Campanati, massimo dirigente arbitrale, e mi chiese ’Perché parlavi con Picchi?’ Aveva visto o ci aveva fatto controllare, mi redarguì, non potevamo salutare né parlare con nessuno. Forse era un’esagerazione ma nel trasformarsi in compagni di merende di faccendieri s’è superato ogni limite! [...] Sono un uomo umile che s’è fatto da sé e so cosa vuol dire esclusione e sopruso. Sa come mi chiamavano nell’ambiente arbitrale? il metalmeccanico perché differentemente dai colleghi che da assicuratori durante la settimana vestivano in giacca e cravatta, io indossavo la tuta blu e andavo in officina. Sono orgoglioso di questo passato ma soprattutto dell’onestà che mia madre ortolana mi trasmetteva, questi valori oggi non s’insegnano più. Ed ecco dove finiamo [...]”» (Enrico Campofredda, ”il manifesto” 25/5/2006).