Nova Il Sole 24 Ore 18/05/2006, pag.4 Lara Ricci, 18 maggio 2006
Etruschi addio: i toscani hanno il sangue misto. Nova Il Sole 24 Ore 18 maggio 2006. Brutta notizia per i toscani più snob: il loro pedigree non può essere fatto risalire ai raffinatissimi etruschi
Etruschi addio: i toscani hanno il sangue misto. Nova Il Sole 24 Ore 18 maggio 2006. Brutta notizia per i toscani più snob: il loro pedigree non può essere fatto risalire ai raffinatissimi etruschi. Almeno non nella misura ipotizzata finora. La misteriosa popolazione preclassica che abitava l’Italia centrale dall’ottavo secolo a.C. non avrebbe lasciato tracce marcate neppure nel Dna dei suoi discendenti. La civiltà scomparve poco dopo il secondo secolo a.C., quando (loro malgrado) gli etruschi divennero cittadini romani e non si trovarono più testimonianze del loro particolare linguaggio. Lo ha scoperto Guido Barbujani, professore di genetica all’Università di Ferrara che, insieme a colleghi di Stanford, ha comparato il Dna mitocondriale ritrovato negli scheletri e nella polpa dei denti degli etruschi con quello di svariate popolazioni europee. Le analisi degli "archeo-genetisti", pubblicate sull’ultimo numero di "Pnas", mostrano che le similitudini tra le varianti genetiche dei toscani e quelle degli etruschi sono molto labili, solo poco più evidenti che tra etruschi e altri popoli moderni che abitano l’Europa. "I toscani sono i più simili, poi vengono i turchi che hanno somiglianze maggiori rispetto a tante altre popolazioni italiane. Ma sono tracce davvero deboli, decisamente minori del previsto, il che fa pensare che gli antenati di etruschi e toscani fossero due popolazioni differenti" racconta il professore. La somiglianza con i turchi, tuttavia, porta una testimonianza "genetica" a quanto sostenuto da Erodoto e da altri antichi storici, ovvero che gli etruschi provenissero dall’Asia Minore. Dionigi di Alicarnasso e studiosi più moderni invece ipotizzavano che derivassero dalla civiltà villanoviana, che abitava la penisola in precedenza. "Ma anche questi dati sono difficili da interpretare, la somiglianza è così bassa che potrebbe giustificarsi anche solo con relazioni legate agli intensi scambi commerciali. Geneticamente gli etruschi erano proprio diversi". Delusa anche la madre del ricercatore. "Io sono di Adria, ma mia madre ci ha sempre raccontato che discendevamo dagli etruschi. Dice che forse ci siamo sbagliati" scherza Barbujani. Ma allora dove sono finiti gli etruschi? "Le ipotesi sono tante - spiega Barbujani -. Una possibilità è che si siano estinti. L’altra è che noi abbiamo studiato solo un’élite geneticamente diversa dal popolo, che è scomparsa. Infatti i resti studiati provengono dalle tombe dei ricchi, dove ci sono i reperti meglio conservati. Gli etruschi potrebbero essere stati dominati da una popolazione venuta da lontano, che ha imposto il proprio linguaggio come nel caso degli antenati dei turchi, che parlavano una lingua mongola. In questo caso si potrebbe essere estinta l’élite dominante, ma non il popolo". I campioni di Dna "toscano" sono stati prelevati dieci anni fa dal ricercatore Paolo Francalacci, che li ha raccolti da abitanti viventi di svariate aree della toscana dove in passato vi era una forte influenza etrusca, come le zone che circondano Siena, Grosseto, Pisa, Volterra. Tuttavia, una speranza di poter vantare un pedigree etrusco ancora c’è. Questo è infatti il primo studio del Dna di una popolazione preclassica, è dunque difficile trarre conclusioni, perché non vi sono confronti. Potrebbe essere che anche nel caso di altre popolazioni risulti difficile trovare marcate tracce nel Dna dei discendenti. Ma se questo non accadesse si rafforza l’ipotesi che agli etruschi accadde qualcosa di particolare. Ora la ricerca di Dna fossile degli antenati si sposta sui sardi nuragici e sui Piceni. Lara Ricci