Varie, 24 maggio 2006
SAIA
SAIA Maurizio Padova 26 ottobre 1958. Politico. Nel 2001 eletto alla Camera, nel 2006 e 2008 al Senato (An, Pdl), nell’agosto 2010 passò al gruppo Futuro e Libertà, fondato da Gianfranco Fini dopo l’uscita dal Pdl • Nel 2006 dette della «lesbica» al ministro della Famiglia Rosi Bindi: «Farebbe quasi tenerezza, il senatore di An Maurizio Saia, per la raffica di sdegno bipartisan che a momenti lo ha fatto secco, per avere detto, in una trasmissione televisiva periferica, che “Rosy Bindi è lesbica e dunque non può fare il ministro della Famiglia”. Basti sapere che il presidente del suo partito, Gianfranco Fini, lo ha definito “un imbecille”. Solo che la tenerezza, anche se si è uomini tutti di un pezzo, bisogna meritarsela. E il senatore Saia non se la merita. Ci sono scemenze che si dicono per scemenza, e amen. Ma ci sono scemenze che si dicono per perversione. Il disprezzo o l’ostilità per l’identità sessuale di una persona fa parte di una perversione molto diffusa (e per questo più pericolosa), detestabile nell’uomo della strada ma imperdonabile in un rappresentante della classe dirigente» (Michele Serra, “la Repubblica” 24/5/2006).