io cucino marzo 06, 23 maggio 2006
Giorgio Rocca. Premetto che vivo con un’ottima cuoca (mia moglie!) e quindi non sono certo costretto a cucinare per la sopravvivenza
Giorgio Rocca. Premetto che vivo con un’ottima cuoca (mia moglie!) e quindi non sono certo costretto a cucinare per la sopravvivenza. Se lo faccio, è per puro piacere. Purtroppo, con la mia vita da girovago, non ho molte occasioni: è più facile che per mesi mi trovi a mangiare in ristoranti e alberghi! Ma ho cominciato a trafficare in cucina quando già vivevo con mia moglie e all’inizio mi sono cimentato in cose semplici, come le classiche paste al pomodoro o le bistecche alla griglia. C’è da dire che, da sportivo, seguo la dieta dissociata, cioè carboidrati a pranzo e proteine la sera. A volte in albergo non ci riesco, ma quando sono a casa faccio sempre così, e devo dire che mi trovo benissimo. Amo molto la carne alla brace e il pesce mi piace tantissimo. Ma abito a Livigno, uno dei paesi più freddi del pianeta (!), e mi vedete, d’inverno, con 25 gradi sotto zero, a mangiarmi uno spaghetto alle cozze? Non mi viene nemmeno da pensarlo! E così tra i miei piatti preferiti ci sono due specialità della mia regione: i pizzoccheri e gli sciatt, piccoli fagottini fritti di due-tre centimetri di diametro fatti di pasta di grano saraceno con all’interno un cubetto di bitto. Pesanti? Avete presente quanto si brucia sciando e con un freddo polare? Un’altra passione è il tartufo che provo con abbinamenti meno classici del tagliolino e dell’uovo al tegamino: e in questo ho molti amici ristoratori che mi danno preziosi consigli... malefico crme caramel Le serate che organizzo a casa con gli amici all’insegna dei risotti sono quelle che riscuotono maggior successo. Mi sono esibito, nel tempo, in risotto con prosecco e zucchine, con salsiccia, borlotti e barbera, con il prezioso tartufo, con curry e gamberetti: un trionfo crescente! Insomma, sono quasi pronto per il sartù e per provare qualche dolce di riso. A proposito di dolci, il mio insuccesso più clamoroso è stato un malefico crème caramel. Ci ho passato tutto un pomeriggio con mia moglie che al telefono passo passo mi diceva fai così, poi così... Evidentemente, ho sbagliato le dosi o un passaggio, visto che il dolce non si è mai rappreso, mantenendo una consistenza talmente liquida che è finito nel gabinetto! Non me la sono sentita di fare una figuraccia con gli amici (quelli dei risotti!) e ho ripiegato su una macedonia. Banale, ma senza insidie in agguato! se fossi un piatto Se fossi un piatto vorrei essere un bel tonno crudo marinato: un sushi di tonno bello, compatto, brillante e gustoso. Perché? Beh, il tonno è agile, gustoso, leggero. E poi, è molto veloce! (testo raccolto da Marina Baumgartner)