?, 19 maggio 2006
Tags : Franco Danieli
DANIELI Franco
DANIELI Franco. Nato a Galatone (Lecce) il 20 aprile 1956. Senatore. Della Margherita. Sottosegretario agli Esteri nel Prodi II. I suoi genitori sono stati emigranti in Svizzera per trent’anni e lui stesso ha lavorato stagionalmente in territorio elvetico. Laureato in Giurisprudenza, risiede a Bologna, dove ha esercitato la professione di avvocato. stato eletto deputato per la prima volta nel 94 nel collegio Modena-Sassuolo e poi riconfermato nel 96 nel collegio di Milano. Nel governo Amato aveva già ricoperto il ruolo di sottosegretario agli Affari Esteri con delega per gli Italiani nel mondo. «Se Antonio Di Pietro e Leoluca Orlando lo pigliano, lo conciano. [...] Danieli, se ne fa un baffo, quello color pece allo stile di Clark Gable che gli impone una faccia da cineclassic. [...] erede di Mirko Tremaglia. Senza ministero (è viceministro di Massimo D’Alema) ma con le stesse competenze. [...] Dopo essere stato sottosegretario agli Esteri già nei governi di D’Alema e Giuliano Amato, dopo essere stato vicepresidente della Commissione esteri nella scorsa legislatura e soprattutto dopo essersi emancipato da Tonino e Leoluca, Danieli ha incontrato la gloria nella notte dei conti, subito dopo le elezioni. Responsabile degli italiani espatriati per l’Ulivo, è riuscito a soffiare quasi tutti i senatori attributi dai pronostici al centrodestra, e a consegnarli a Romano Prodi per una marginale ma determinante maggioranza a Palazzo Madama. Quello che gli danno, dunque, se lo è meritato e ora è senza dubbio lui il Franco Danieli più famoso d’Italia, ben più del Franco Danieli interpretato da Terence Hill in Guaglione, commedia musicale del 57 cui i critici attribuiscono qualche pregio. Il pregio di Danieli è invece di essersi fatto da sé, come si dice in questi casi. Magari zigzagando. Magari accompagnandosi con gli esaltanti spadaccini del momento, ma non ci si deve dimenticare che è nato [...] a Galatone (provincia di Lecce), cittadina apprezzata in zona per via di un presepe vivente non dozzinale e per una buona qualità di miele. E che, figlio di emigranti in Svizzera, gli toccò di fare l’italiano all’estero quando, da ragazzo, occupava le vacanze estive come stagionale in un cantone francese per arrotondare le entrate di casa. Ma ha studiato, è diventato avvocato e attraversa i mari padroneggiando inglese, francese e spagnolo. Oggi, dunque, Danieli ci tiene a dimostrare i traguardi raggiunti. ”Ha scritto diversi articoli e saggi”, dice la Navicella del Parlamento con precisissima vaghezza. ” stato insignito dal presidente del Cile, Ricardo Lagos, della Gran Croce al Merito”, dicono le biografie diffuse dall’interessato. E aggiungono: il suo hobby è la pesca subacquea. Ma non è che il tempo libero sia molto. Danieli gira. Oceania, Europa, le Americhe. E poi cura il collegio di Cremona. Così, sul suo conto, si trovano articoli encomiastici pubblicati dal ”Cittadino canadese”. Oppure si trovano brevi ritratti su ”Malta notizie”, o ancora interviste su ”El Mundo del Viernes”. E allora, intervenendo a convegni sui desaparecidos, o facendosi interprete del disagio dei cremonesi per il proliferare di case d’appuntamento, Danieli si è costruito un futuro finalmente tramutato in presente. [...]» (Mattia Feltri, ”La Stampa” 19/5/2006).