Varie, 19 maggio 2006
BERNARDINI
BERNARDINI Carlo Lecce 22 aprile 1930. Scienziato • «[...] professore emerito di metodi matematici della fisica [...] ha conosciuto Enrico Fermi [...] ” esagerato dire che io l´abbia conosciuto. L’ho incontratto, sì, due volte. Fu durante i suoi viaggi in Italia, nel ’49 e poi nel ’54. Da poco era stato avviato, a Frascati, il laboratorio per il sincrotone. Fermi ci diede una serie di consigli. Io avevo ventiquattro anni. Mi colpì la familiarità con la quale Amaldi e Persico trattavano questo mostro sacro della scienza. Non a caso nella nomenklatura in uso nell’istituto di fisica, Fermi veniva chiamato ’Il Papa’, sinonimo d’infallibilità. Persico era invece ’il Cardinale di Propaganda Fide’ sia per la grande dottrina che per il la vocazione didattica che lo animava. Franco Rasetti era ’il Cardinal Vicario’. Amaldi e Segrè ’gli Abati’. Pontecorvo ’il Cucciolo’ e Majorana ’l’Inquisitore’”. [...] Ha collaborato a giornali - a partire da Rinascita - e nel 1976 è stato eletto Senatore come indipendente nelle liste comuniste. ”Quando il Pci mi propose la candidatura, ne parlai con Amaldi. ’Accetta’ mi disse, ’se te la senti. Ma sarà dura’. Infatti, la difficoltà di conciliare gli interessi politici con quelli scientifici si rivelò gravosa. Ad assorbire molta della mia attenzione fu la legge di riforma dell’università, la cosiddetta 2314, da noi fisici soprannominata la due-pi greco”. L’attività parlamentare gli offrì l’occasione di conoscere da vicino due ministri della Pubblica Istruzione della prima Repubblica: Franco Maria Malfatti e Franca Falcucci. Come li ricorda? ”Erano persone competenti. Democristiani illuminati con i quali si poteva dialogare. Devo aggiungere che, sui temi scolastici, era preziosa la mediazione di Spadolini”. [...]» (Nello Ajello, ”la Repubblica” 19/5/2006).