Arianna Ravelli, ཿCorriere della Sera 19/5/2006;, 19 maggio 2006
«C’è
un livello giuridico e c’è un livello morale. Senza un calcio anche moralmente pulito è difficile fare innamorare i più giovani. Noi possiamo anche decidere di seguire il calcio come gli americani seguono il wrestling, cioè divertendosi per una cosa i cui responsi sono già decisi. Ma se vogliamo che anche i nostri figli continuino ad amare questo sport, dobbiamo voltare pagina» (Enrico Ruggeri).