Varie, 18 maggio 2006
DAMIANO
DAMIANO Cesare Cuneo 15 giugno 1948. Politico. Ds. Ex sindacalista. Ministro del Lavoro nel Prodi II (2006-2008). Amante della musica classica, pittore dilettante, già segretario della Cgil veneta • «Sarà stato il 1970 o il ´71. Eravamo nella vecchia sede della Camera del lavoro di Torino. Nella stanza vertenze di Giovanni Longo. Fu lì che incontrai per la prima volta Piero (Fassino, ndr). Da allora non ci siamo più persi di vista”. [...] ex sindacalista della Fiom, che nel 2001 ruppe con Cofferati schierandosi con Fassino e D´Alema nel drammatico congresso Ds di Pesaro, si definisce un ”maratoneta” non certo uno sprinter. ”Mi piace macinare le cose con pazienza, studiarle a fondo”. [...] Da quando ha lasciato la Cgil (era il capo del Veneto prima di quel congresso di Pesaro) per passare nella segreteria del Botteghino, Damiano ha girato in lungo e in largo l’Italia. Ha ripreso a fare le vecchie inchieste del Pci sul lavoro, sulle nuove forme di flessibilità, sulle condizioni in fabbrica. Ne ha tratto più d’un libro. [...] Prima ”cane sciolto” ma simpatizzante per il gruppo del Manifesto, poi la tessera del Pci dal ’75. Nella Cgil da delegato della Riv-Skf, a capo della Camera del lavoro di Torino, a numero due della Fiom, vice del duro Claudio Sabattini. Ed è nelle estenuanti trattative sindacali che coltiva la sua ”distrazione”: disegna vignette. Fino a raccoglierle in Fassinéscion. L’Italia vista da Piero. Fassino, ovviamente» (r.ma., ”la Repubblica” 18/5/2006).