G.A.O., Panorama18/5/2006, pagina 100., 18 maggio 2006
Ipek Kiranci, 44 anni, curdo turco originario di Zonguldak, sul Mar Nero, soprannominato Ebru (sopracciglia), si accorge da ragazzino di essere attratto dagli uomini
Ipek Kiranci, 44 anni, curdo turco originario di Zonguldak, sul Mar Nero, soprannominato Ebru (sopracciglia), si accorge da ragazzino di essere attratto dagli uomini. Presto comincia a travestirsi da donna e la famiglia lo manda dallo psichiatra, finché una sera in un locale una retata della polizia gli fa perdere il lavoro di impiegato statale e lo porta in carcere. Nel 1991 si trasferisce a Istanbul dove inizia a prostituirsi: decide allora di farsi operare per diventare finalmente donna. Nel 1997 è di nuovo in cella, sottoposto alle angherie del commissario Süleyman Ulusoy, chiamato Hortum (canna di gomma) per via dello strumento con cui tortura i trans. Quando Kiranci riesce a ucire di prigione riprende a frequentare il marciapiede. Due anni fa ha smesso: si è innamorata di una donna tedesca.