Corriere della Sera 13/5/2006., 13 maggio 2006
«Comiso (Ragusa) - I carabinieri sono andati a casa di Aicha Zahradui per dirle che il marito, Filippo Giovanni Di Cara, 69 anni, si era tolto la vita
«Comiso (Ragusa) - I carabinieri sono andati a casa di Aicha Zahradui per dirle che il marito, Filippo Giovanni Di Cara, 69 anni, si era tolto la vita. La donna era in una pozza di sangue. L’ha assassinata Di Cara, come aveva fatto nel 1989 con la prima moglie. Per quell’omicidio, avvenuto a Catona (Reggio Calabria), Di Cara fu condannato a 12 anni di carcere. Ne ha scontati 6, poi nel ’95 è stato affidato ai servizi sociali. Quattro anni dopo è andato in Marocco a cercare moglie e ha conosciuto Aicha: alta, bella, 23 anni più giovane di lui. L’ha portata in Italia: lei lavorava in un deposito di frutta a Comiso, lui era in pensione. Ieri l’ha uccisa a coltellate, poi è salito sulla sua 500. I carabinieri hanno trovato l’auto in fiamme a Cava Corallo, vicino c’era il cadavere carbonizzato di Giovanni Di Cara» (Corriere della Sera, 13/5).