Macchina del tempo n. 5 maggio 2006, 5 maggio 2006
possibile prevedere con anticipo, prima ancora che si verifichino, quali informazioni la mente registrerà e quali invece sfuggiranno alla memoria? Secondo un gruppo di neuroscienziati dello University College di Londra, sì
possibile prevedere con anticipo, prima ancora che si verifichino, quali informazioni la mente registrerà e quali invece sfuggiranno alla memoria? Secondo un gruppo di neuroscienziati dello University College di Londra, sì. Monitorando l’attività celebrale di alcune persone con un elettroencefalogramma, i ricercatori hanno scoperto che l’attività del cervello prima che un evento si verifichi influenza la successiva memoria dello stesso. Per esempio, nel memorizzare una nuova parola, se l’attività celebrale è molto elevata negli istanti che precedono il momento in cui la parola viene letta o udita, sarà più facile tenerla a mente. « come se, osservando l’elettroencefalogramma, fossimo in grado di prevedere se qualcuno ricorderà una parola prima che ciò sia realmente accaduto», ha spiegato Leun Otten, principale autore del lavoro. La scoperta è in controtendenza rispetto a quanto finora ritenuto, cioè che sia l’attività celebrale successiva a un evento a influenzare la memoria dello stesso, e non quella precedente.