Macchina del tempo n. 5 maggio 2006, 5 maggio 2006
Dopo i vari esemplari di dalmata, sanbernardo, husky e pastore tedesco che hanno conquistato il grande schermo, adesso nella storia del cinema è entrato
Dopo i vari esemplari di dalmata, sanbernardo, husky e pastore tedesco che hanno conquistato il grande schermo, adesso nella storia del cinema è entrato... un bracchetto! Ossia Gromit, il protagonista del divertente horror vegetariano (così l’hanno definito gli autori!) Wallace & Gromit- La maledizione del coniglio mannaro, vincitore dell’Oscar 2006 come miglior film d’animazione. Sul grande schermo Wallace e Gromit possiedono una società, la ”Anti Pesto”, specializzata nell’eliminazione ”umanitaria” (cioè senza violenza) dei conigli che infestano i raccolti degli umani! Anche nella realtà, d’altronde, il bracco è sempre stato un grande amico dell’uomo. Di bracchi parlano autori come Senofonte (V secolo avanti Cristo), Dante (1265-1321), Brunetto Latini (1220-1294). Ma la sua fortuna comincia nelle corti del Rinascimento, quando diventa il quattrozampe prediletto dall’aristocrazia. Intelligente, saggio, obbediente e tranquillo, grande scovatore di animali selvatici, è utilizzato principalmente per la caccia ma molti lo stanno riscoprendo come animale da compagnia. La sua altezza è di circa 55-67 centimetri e il suo peso si aggira sui 25-40 chili. La testa è angolosa, con arcate sopraccigliari ben sviluppate e grosso naso color carne o marrone. Le labbra sono cadenti, gli occhi gialli oppure color ocra e le orecchie ricadono e si accartocciano. Il pelo è corto e sottile, marrone o bianco punteggiato di arancio.