Macchina del tempo n. 5 maggio 2006, 5 maggio 2006
Come gli esseri umani, anche i topi stressati da un loro simile reagiscono isolandosi. Ma inibendo una molecola presente nel cervello, chiamata Bdnf (Brain derived neurotrophic factor), i roditori perdono l’avversione sociale verso gli animali nemici
Come gli esseri umani, anche i topi stressati da un loro simile reagiscono isolandosi. Ma inibendo una molecola presente nel cervello, chiamata Bdnf (Brain derived neurotrophic factor), i roditori perdono l’avversione sociale verso gli animali nemici. I ricercatori del Southwestern Medical Center dell’Università del Texas hanno sottoposto alcuni topi ad attacchi giornalieri da parte di topi aggressivi, provocando nei roditori stressati una reazione di ostilità al "bullismo". Tale atteggiamento, però, regrediva con il silenziamento del Bdnf, ottenuto attraverso tecniche transgeniche. La scoperta potrebbe essere di notevole aiuto per lo studio dei disturbi dell’umore umano, come la depressione o i disordini da stress post-traumatico, nei quali il ritrarsi dalla vita sociale rappresenta un sintomo rilevante.