Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2006  maggio 05 Venerdì calendario

Per anni gli scienziati hanno pensato che le rapide piroette dei delfini fossero eseguite flettendo la coda in aria

Per anni gli scienziati hanno pensato che le rapide piroette dei delfini fossero eseguite flettendo la coda in aria. Secondo Frank Fish, che si occupa di morfologia funzionale alla West Chester University (Pennsylvania), questa teoria non regge: i delfini non possiederebbero tanta flessibilità ed é inverosimile che possano usare l’aria per spingersi e ruotare. Fish ha collaborato con l’ingegnere Anthony Nicastro e con Daniel Weihs, un esperto di idrodinamica del Technion (The Israel Institute of Technology, Haifa), per studiare le forze coinvolte nelle acrobazie delle stenelle, una specie di piccoli delfini. I ricercatori hanno creato un modello matematico in grado di mostrare la dinamica del salto e delle piroette: le stenelle userebbero le loro pinne per iniziare a ruotare lentamente dentro l’acqua. Secondo lo studio, quando il delfino comincia a emergere la resistenza dell’acqua decresce fortemente. L’animale, con un’ultima spinta, accelera e può effettuare fino a sette piroette. Ma non si tratterebbe solo di un gioco. L’impatto, infatti, è talmente forte da provocare la morte dei pesci che si trovano nelle immediate vicinanze.