Macchina del tempo n. 5 maggio 2006, 5 maggio 2006
Durante rilevamenti geologici di routine, i ricercatori delle basi italiane in Antartide si sono imbattutti in qualcosa di decisamente insolito: in una zona ricca di quarzo erano evidenti in superficie formazioni di diversi millimetri che avevano tutta l’aria di essere oro
Durante rilevamenti geologici di routine, i ricercatori delle basi italiane in Antartide si sono imbattutti in qualcosa di decisamente insolito: in una zona ricca di quarzo erano evidenti in superficie formazioni di diversi millimetri che avevano tutta l’aria di essere oro. Gli esami al microscopio elettronico poi effettuati dall’Università di Genova hanno confermato trattarsi di oro al 99 per cento, con parti di argento e arseniuro di ferro. In Antartide non si può però avviare l’attività estrattiva prima del 2046, almeno da parte dei 44 paesi che nel 1996 hanno firmato il protocollo di Madrid a tutela dell’ambiente.