Macchina del tempo n. 5 maggio 2006, 5 maggio 2006
Mentre il primo compleanno del protocollo di Kyoto si chiude con un bilancio negativo (in Italia dovevamo ridurre le emissioni dei gas serra del 6,5 per cento entro il 2012 e invece sono aumentate, almeno per ora, del 13 per cento), i segnali d’allarme per il clima continuano a moltiplicarsi
Mentre il primo compleanno del protocollo di Kyoto si chiude con un bilancio negativo (in Italia dovevamo ridurre le emissioni dei gas serra del 6,5 per cento entro il 2012 e invece sono aumentate, almeno per ora, del 13 per cento), i segnali d’allarme per il clima continuano a moltiplicarsi. Secondo le stime dell’Intergovernamental Panel on Climate Change, ufficializzate dal governo britannico, il mondo è in grado di sopportare ancora l’aumento di 2 gradi della temperatura media. Una volta superata questa soglia, lo scioglimento dei ghiacci dovuto ai gas serra innescherà una reazione a catena che porterà all’innalzamento dei mari di 7 metri, compromettendo definitivamente l’equilibrio climatico mondiale. Uno degli effetti più appariscenti per un europeo sarà l’aumento consistente della forza dei venti provenienti dall’Atlantico, che in alcuni casi si trasformeranno in veri e propri uragani che andranno a colpire soprattutto i paesi che guardano verso Ovest, come Francia, Gran Bretagna e Olanda. Anche il settore assicurativo è in allarme, visti i risarcimenti record che potrebbero profilarsi in futuro.