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 2006  maggio 05 Venerdì calendario

Fossili famosi. Gli studi paleontologici ci hanno consegnato negli anni dei reperti di fondamentale importanza

Fossili famosi. Gli studi paleontologici ci hanno consegnato negli anni dei reperti di fondamentale importanza. Si pensi alla scoperta nel 1866 dei resti fossili di Archaeopteryx, il più antico uccello rinvenuto nel sito cinese di Liaoning e considerato l’anello di congiunzione tra rettili e volatili. avvenuta in Italia invece la scoperta del dinosauro carnivoro Scipionyx samniticus, un esemplare di teropode lungo 60 centimetri che visse sulla Terra fino a 65 milioni di anni fa, nel Cretaceo inferiore. Il suo scheletro quasi intero e dotato ancora degli organi interni è stato rinvenuto negli Anni ’80 tra i monti del Matese, in provincia di Benevento. Il Tyrannosaurus rex è sicuramente il dinosauro più popolare, grazie anche al film Jurassic Park. Con i suoi 15 metri di lunghezza e 7 di altezza, è stato uno dei più grandi carnivori terrestri mai esistiti di tutti i tempi. E’ di questa specie anche il fossile noto come Sue e messo in mostra nel 2000 al Field Museum di Chicago. Più di recente a questa famiglia si è aggiunto un nuovo membro. Si tratta di Guanlong Wucaii, che l’analisi dei resti rinvenuti nel Nord-ovest della Cina indicano come il nonno del Tyrannosaurus. A spodestare quest’ultimo dal trono di re dei carnivori è stato invece lo studio dei fossili di Spinosaurus Aegyptiacus rinvenuti in Marocco nel 1975 effettuato da Cristiano Dal Sasso del Museo di Storia Naturale di Milano. Lo Spinosaurus Aegyptiacus, vissuto tra i 95 e i 110 milioni di anni fa, ha infatti un cranio di quasi 2 metri, una lunghezza di 17 metri e un peso tra 7 e 9 tonnellate. Il reperto fossile più famoso al mondo è di certo Lucy. La scoperta dello scheletro quasi completo di un ominide, la cui età fu stimata ad almeno 3,2 milioni di anni fa, nel 1974, è una vera pietra miliare nella ricerca delle origini dell’umanità. Per ultimo, c’è anche un fossile di un ominide minuscolo, scoperto in una grotta dell’Isola di Flores in Indonesia nel 2003 e chiamato appunto Homo floresiensis, che potrebbe rappresentare una specie finora sconosciuta di uomo primitivo.