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 2006  maggio 10 Mercoledì calendario

Pietro Sermonti, Hans Werner Meyer, Kasia Smutniak e Amy Chow sono i protagonisti di un avvincente thriller in 4 puntate, diretto da Antonello Grimaldi, in onda su Raiuno a partire da domenica 14 maggio

Pietro Sermonti, Hans Werner Meyer, Kasia Smutniak e Amy Chow sono i protagonisti di un avvincente thriller in 4 puntate, diretto da Antonello Grimaldi, in onda su Raiuno a partire da domenica 14 maggio. La moglie cinese - questo il titolo - si snoda tra Roma, Venezia, Sofia e Tangeri ed è stato girato in circa cinque mesi. Il protagonista è un giovane commissario di polizia veneziano (Sermonti) a caccia di un pericoloso trafficante, che nel corso delle sue indagini si innamora della cinese Ling. Per farci raccontare qualcosa in più abbiamo sentito proprio l’attrice che interpreta quel personaggio, l’esordiente Amy Chow. Ci confessa che il personaggio che interpreta «è molto simile ad alcune situazioni che io stessa ho vissuto sulla mia pelle, a partire dal fatto che mi sono trovata a vivere, fin da giovanissima, lontana dalla mia terra d’origine». Nata a New York da genitori di Hong Kong trasferitisi nella Grande Mela per lavoro («mia madre ha un’azienda che confeziona vestiti»), Amy si è laureata appena ventenne. Per pagarsi gli studi senza pesare sul bilancio familiare ha cominciato a fare la modella, attività che ha continuato anche dopo la laurea in Marketing per via della «grande passione per i viaggi». Il suo italiano è già sorprendente («In fonso sono tre anni che vivo a Milano»), ma indagando scopriamo che la Chow, oltre all’inglese e al cinese, parla correntemente anche lo spagnolo. Ma come è stata scelta Amy per interpretare questo ruolo? Ce lo racconta lei stessa: «Quando i produttori della serie hanno pensato all’attrice che avrebbe interpretato Ling, a qualcuno è tornata in mente una ragazza che un anno prima avevano visto a un provino per uno spot pubblicitario». Ma Amy, dopo un anno vissuto a Milano, era tornata a New York da qualche giorno. Eppure, ricevuta la telefonata dall’Italia non ci ha pensato su due volte: ha preso «il primo volo per Milano» portando con sé «appena tre valigie» e ha ottenuto la parte. Per i compagni di set ha solo parole buone: «Pietro Sermonti è super simpatico e mi ha fatto molto ridere nei mesi di riprese; Hans Werner Meyer è una persona molto elegante e con Kasia Smutniak siamo diventate ottime amiche. Anche lei era una modella e abbiamo scoperto di avere tante conoscenze e amici in comune». Ora Amy spera di poter recitare di nuovo: «non voglio smettere di fare la modella, ma certamente mi piacerebbe avere un futuro d’attrice». Consapevole, tuttavia, del fatto che i suoi tratti somatici potrebbero ridurgli il campo delle possibilità: «Desidererei non essere vista solo come una cinese, ma come la persona che sono. Un’americana con tanta voglia di fare».