9 maggio 2006
Lucio Niero, di anni 34, alla guida della macchina della moglie va a prendere Jennifer Zacconi, di anni 21, incinta di nove mesi
Lucio Niero, di anni 34, alla guida della macchina della moglie va a prendere Jennifer Zacconi, di anni 21, incinta di nove mesi. Litigano: lui non vuole sapere nulla di quel bimbo che sta per nascere e che è figlio suo. Si ferma vicino a una stazione di servizio in aperta campagna, scendono dall’auto, non la smettono di discutere. A un certo punto il Niero le dà un pugno in piena faccia che le spezza il setto nasale, poi una serie di calci all’addome, raccoglie un bastone e con quello la colpisce al petto, alla testa, di nuovo sul ventre. Quando la vede in ginocchio lega intorno al suo collo una corda e tira, con altri calci la fa rotolare dentro una buca a pancia in sotto, le tiene premuto per un po’ il viso sul fondo fangoso. Quando la ragazza smette di dibattersi la copre con rami e manciate di terra, poi a piedi uniti le salta sopra. Manda un messaggio alla madre di Jennifer usando il cellulare di lei: «Non torno a casa, vado al casinò di Nova Gorica e forse dormo a Parenzo». Il Niero, sposato con due figli, aveva conosciuto Jennifer due anni fa nel locale che gestiva e adesso chiuso per storie di droga. Alla ragazza aveva sempre detto di essere divorziato e invece viveva tranquillo con moglie e due figli (10 e 6 anni), che a loro volta non sapevano di Jennifer. Appena saputo della gravidanza aveva cominciato a insistere perché Jennifer abortisse, ma quella era decisa a tenere il bimbo, un maschietto cui avrebbe messo il nome di Hevan. A casa sua erano pronti culla, biberon, vestitini e giocattoli. Intorno alla mezzanotte di sabato 29 aprile, a Maerne di Martellago, provincia di Venezia, tra i salici e i laghetti di un’oasi naturalistica.