Varie, 2 maggio 2006
CASISA
CASISA Francesco Palermo 26 febbraio 1987. Attore. Nel 2000 fu scoperto dal regista Emanuele Crialese mentre, ragazzino, lavorava al mercato della frutta per il padre, invalido civile. Il debutto avvenne nel 2003 con Respiro. Ultimato il film, tornò allo Zen. Una sera, rientrando dal suo lavoro di parcheggiatore abusivo, ebbe un incidente con il motorino: restò 3 giorni in coma, perse dei denti. Valeria Golino e Maria Grazia Cucinotta lo «adottarono», pagandogli il dentista • « possibile, ragazzi dello Zen di Palermo, non essere mai andati al cinema fino all’età di 13 anni e sedere poi per la prima volta davanti al grande schermo del Festival di Cannes, guardando se stessi? ragionevole sognare di ricevere un saluto militare dalla polizia, con cui in passato non si è troppo fraternizzato e che una bellissima attrice come Maria Grazia Cucinotta si offra di pagarvi il dentista? Per quanto concerne Francesco Casisa, la risposta è sì. Il suo nome ancora non è celebre; questione di poco. Era appena adolescente e già bravissimo al debutto come attore in Respiro, il film di Emanuele Crialese ambientato a Lampedusa, in cui interpretava il maggiore dei figli di Valeria Golino e Vincenzo Amato [...] Francesco, appena adolescente, lavora al mercato della frutta e vede uno strano movimento. Lui che ha dovuto abbandonare la Fortitudo Borgonuovo Calcio perché il padre fabbro ha avuto un incidente sul lavoro, è rimasto invalido e percepisce una pensione di 200 euro al mese. La mamma, che l’ha fatto assai bello, lavora per contribuire al mantenimento di Francesco e del fratellino. Di suo, il giovane Casisa è irrequieto. Tanto che l’assistente sociale, scegliendo i ragazzini da mandare al provino di Crialese, quel giorno dice: ”Tu no”. Ma lui s’intrufola. Trova il regista così amabile che ha il sospetto di trovarsi di fronte a un agente in borghese: ”Perciò gli ho raccontato mille sciocchezze – ricorda ”. Che guidavo la Vespa e potevo resistere mezzora sott’acqua”. Crialese ride, ma solo parecchio tempo dopo lo fa richiamare. E’ a Palermo con Valeria Golino e vuole vederli insieme. ”Mi spiegarono che la Golino aveva recitato con Tom Cruise; io non sapevo chi fosse. Non so descrivere quanto lei e Vincenzo siano stati carini sul set; ho avuto aiuto da tutti. Al primo ciak temevo di ridere; Emanuele mi fa: ”Tranquillo, rilassato, pensa a come agiresti tu in questa situazione’. Da lì non mi sono più fermato”. Concluse le riprese, passati i successi, Casisa torna allo Zen. Una notte, finito il turno di parcheggiatore abusivo fuori da una discoteca, ha un incidente di motorino che lo manda in coma per tre giorni e gli porta via incisivi e canini. ”Al risveglio non sorridevo più. Emanuele, Valeria e altri loro amici, cui si è unita con grande generosità la Cucinotta, mi hanno finanziato una ricostruzione dei denti”. Dopo un altro periodo turbolento, Crialese preleva Francesco e lo porta ad abitare con sé a Roma, gli trova un lavoro saltuario presso un’azienda che produce macchine da ufficio. Quindi, lo ingaggia per il nuovo film. ”Emanuele mi ha insegnato un mucchio di cose, dal parlare in italiano corretto a cedere il passo alle signore. A casa vado spesso, ma in vacanza. Magari a Palermo tornerò a vivere da vecchio; rimango orgoglioso di essere siciliano, dai miei ho imparato il rispetto. Di recente sono sceso con un furgone, trasportando una fotocopiatrice per la ditta. La polizia mi ferma: ”Casisa, rieccoti!’. Mi hanno trovato impeccabile e si sono congedati con il saluto militare – racconta Francesco ”. Ai miei amici d’infanzia (alcuni fuori, altri dentro) voglio dire che so quanta intelligenza c’è in loro, quanto valore: credete, ce la possiamo fare”» (Margherita D’Amico, ”Corriere della Sera” 1/5/2006).