Guido Santevecchi, Corriere della Sera 22/4/2006, pagina 20., 22 aprile 2006
Sono stati trovati nel giardino di un’antica casa nobiliare di York gli scheletri di 56 soldati dell’esercito romano
Sono stati trovati nel giardino di un’antica casa nobiliare di York gli scheletri di 56 soldati dell’esercito romano. Trenta erano decapitati, con la testa posta tra le gambe. Gli archeologi hanno osservato i resti e hanno scoperto che si tratta di uomini vissuti nel terzo secolo dopo Cristo. Erano alti per quei tempi (1 metro e 74 centimetri), avevano costituzione robusta e un’età compresa tra 20 e 45 anni. Guardando lo smalto dei denti sono anche riusciti a scoprire che arrivavano da ogni angolo dell’Impero. Il mistero resta però quello di capire il motivo delle teste staccate, anche perché non furono decapitati con lame e simili, ma con violenti colpi vibrati da dietro che fracassarono le ossa del collo e fecero rotolare via la testa. Gli archeologi hanno formulato una prima ipotesi. Settimio Severo, dopo aver sconfitto i parti a Oriente, nel 208 dopo Cristo all’età di sessant’anni arrivò nella località inglese portando con sé i figli Bassiano (noto come Caracalla) e Geta. Dione Cassio racconta dei due: «Oltraggiavano le donne e abusavano degli uomini, distraevano denaro dai fondi imperiali ed avevano come amici gladiatori e carrettieri. Erano simili in tutto, ma pieni d’odio nella loro rivalità. Se uno sceglieva una parte , l’altro avrebbe sposato quella avversa». Alla morte di Settimio Severo (211) la rivalità diventò guerra per la conquista dell’Impero: Geta fuggì a Roma, Caracalla lo raggiunse e lo uccise. Gli studiosi dicono che furono ammazzati anche tutti i suoi seguaci rimasti in Inghilterra.