24 aprile 2006
Tags : Tom. Selleck
Selleck Tom
• Nato e Detroti (Stati Uniti) il 29 gennaio 1945. Attore. «Per anni è stato uno dei volti più riconoscibili e più ammirati di Hollywood, un attore amato dalle donne per la sua prestanza fisica e dagli uomini perché, sullo schermo almeno, faceva una vita da sogno: una casa in un paradiso terrestre, belle donne, Ferrari, elicotteri e una vita pericolosa ma che si sapeva andava sempre a finire bene. Piccolo schermo: perché la fama di Tom Selleck è dovuta ai suoi lunghi anni come il protagonista di ”Magnum P.I”, perché quando poi ha lasciato le Hawaii e ha provato a capitalizzare sul successo e trasferirlo al cinema, i risultati sono stati perlomeno dubbi. Sì, c’é stato il riadattamento di Tre uomini e una culla e poi In and Out, in cui questo attore macho per eccellenza faceva la parte di un gay. Ma a impedire il decollo c’è sempre stato in mezzo il fantasma di ”Magnum”, lo show che prima gli ha impedito di prendere il ruolo che poi è passato ad Harrison Ford in Predatori dell’Arca perduta e che lo ha in qualche modo ingessato in quel ruolo, baffi, camicia hawaiana, sandali, la battuta pronta. [...] ”[....] Son passato dalla televisione al cinema e non potrei essere più soddisfatto. C’era una certa separazione, un tempo, tra mondo del cinema e mondo della televisione, ma i confini adesso sono più labili. Sono contento di poter dire che posso fare bene in entrambi i mezzi e sono contento di poter fare avanti e indietro dall’uno all’altro. Ho lasciato ’Magnum’ nella posizione di show numero uno, così potevo avere una famiglia. E continuano ad offrirmi una grande varietà di parti [...] Io sono un centrista appassionato e anche un po’ un libertario, penso che il governo dovrebbe essere soltanto la stazione dei pompieri e un semaforo. Sono invece un grande sostenitore del diritto di ogni cittadino a possedere armi, c’è chi vede il secondo emendamento della Costituzione come una fonte di grande imbarazzo, io penso sia un valore da difendere. Quanto all’essere mai stato discriminato non penso proprio. Sì, magari a un certo punto qualcuno ha pensato non offriamo questo lavoro a quell’idiota, ma, ripeto, non vedo che cosa ho da lamentarmi”» (Lorenzo Soria, ”La Stampa” 24/4/2006).