Varie, 24 aprile 2006
COSTA
COSTA Edoardo (Cicorini) Varese 7 agosto 1967. Prima modello, poi attore, negli Stati Uniti ha frequentato l’Actors Studio. Negli Usa ha lavorato in teatro, partecipato a serie tv come Beautiful e Bay Watch e preso parte ad alcuni film indipendenti. Rientrato in Italia alla fine degli anni ”90, ha recitato in fiction come Valeria Medico Legale, Distretto di Polizia, Ricomincio da me, Il cielo può attendere. Il ruolo più celebre è quello di Riccardo, solare e altruista protagonista della soap-opera Vivere, dove ha recitato per tre anni • «[...] divo di soap opera e fidanzato di Alena Seredova prima che si mettesse con Buffon [...]» (’La Stampa” 24/4/2006) • «Era il bello di Vivere, ora fa il cattivo per Bruce Willis. L’altalena di Edoardo Costa va su: dalla soap di Canale 5 al kolossal hollywoodiano. Diploma da geometra, prima modello, poi attore, l’esperienza di cui non andare troppo fieri (La fattoria, 2005) e quella da raccontare a tutti (il film con Willis). Bel salto, mr Costa: ”Un’avventura fantastica, Live Free or Die Hard è il tipico film d’azione, ma questa volta c’è ancora più azione, effetti speciali incredibili per un film girato a ritmi frenetici”. il capitolo numero quattro della saga Die Hard: John McClane (Bruce Willis) è alle prese con un’organizzazione di terroristi hi-tech che minacciano di spegnere l’intero sistema informatico americano: ”E quando c’è da salvare il mondo, Bruce Willis interviene”, scherza l’attore che, unico italiano del cast, si è ritagliato uno spazio nella gang dei cattivi. ”Io sono Emerson, uno della banda dei bad boys: sono l’ultimo a morire. Mi sarebbe piaciuto far fuori Willis. Al produttore l’ho anche detto: ”Perché non facciamo morire John McClane, che nessuno se lo aspetta’. Sarebbe stata la big surprise del film”. [...] Willis lo conosce da prima del film: ”[...] Bruce è stupendo, è ironico, ha una generosità innata e un lato molto italiano: è un gran corteggiatore. un divo, ma tiene i piedi per terra: ha sempre una grande attenzione per chi lo circonda sul set, è educato con tutti, dal regista all’ultimo dei tecnici” [...] La cosa che l’ha colpito di più è il modo di lavorare: ”Controllano ogni virgola, anche se ritardi e imprevisti ci sono, come quando Bruce è stato colpito da uno stuntman ma vedere come si muove un team organizzato a questi livelli è fantastico. Qui lavori con la gente migliore al mondo in ogni settore. La mia più grande soddisfazione è essere stato accettato e preso per un film così. Non è come da noi che Ti manda Lubrano – scherza Costa ”: sei amico di Tizio o Caio, allora ti faccio fare un film”. E allora come si fa a fare un film a Hollywood? ”Ho studiato in America 15 anni, ho fatto provini, girato, ho agenti a Los Angeles. Qui mi conoscono. Qui c’è la preparazione vera che in Italia non c’è più, siamo stati i primi al mondo nel cinema e dispiace vedere che questo patrimonio stia svanendo”. [..]» (Renato Franco, ”Corriere della Sera” 17/2/2007).