Paolo Filo della Torre, ཿL’Espresso, 10/1/2002, 10 gennaio 2002
Ultima moda inglese, discutere apertamente di sesso e orgasmi e regalarsi biancheria intima, creme, lacci, fruste e altri giocattoli
Ultima moda inglese, discutere apertamente di sesso e orgasmi e regalarsi biancheria intima, creme, lacci, fruste e altri giocattoli. Tra gli accessori che più hanno entusiasmato Jessica Berens, autrice dell’inchiesta sulle «attività sessuali alla moda» della rispettabile rivista inglese ”The Tatler” (titolo: The posh sex issue. Why sex toys are the new pashminas): «bambole con labbra azionate con apparecchiature elettriche che rendono particolarmente erotico il loro succhiare», cravatte disegnate e prodotte dalla nobile miss Nina Hampson, professoressa di studi di economia europea, per le signore che vogliano provare il brivido di essere legate. Tra i vibratori, quelli a forma di pannocchia o di uova creati da Charlie Brooks; il ”Bone”, in color nero lucido, cinque velocità, creato dall’Art director di Habitat, Tom Dixan; il modello in cristallo (costo: mille sterline) in vendita al Coco de Mere, boutique sex di Samantha Roddick. In merito, la Berens sottolinea felice che «i vibratori non erano stati mai modernizzati dal 1869, quando vennero creati».