Antonello Sarno, Vanity Fair 30/3/2006, pagina 34., 30 marzo 2006
Annamaria Barbera ha deciso di mettere da parte per un po’ il personaggio di Sconsolata per dedicarsi ad altre attività
Annamaria Barbera ha deciso di mettere da parte per un po’ il personaggio di Sconsolata per dedicarsi ad altre attività. Ha appena scritto una canzone che vorrebbe portare a Sanremo: «Si intitola "Se vuoi" e mi piacerebbe cantarla con Gianni Nazzaro, il mio mito». Altre cose in programma: un film giovanile presto in uscita e un libro. «Sono lettere che io scrivo a un uomo. Titolo: "Caro amico diletto"». Ma perché non vuole più fare Sconsolata? «Giorgio Albertazzi, uno dei miei maestri, mi ripeteva che quando l’attore ha trovato una chiave, deve abbandonarla. Aveva ragione, visto che anche a "Zelig" stanno pensando di fermarsi per un paio d’anni. E poi per la mia vita è un momento in cui di fare la buffona non me la sento proprio. Ho avuto un’aneurite ottica Neurobulbare. Stavo diventando cieca. Avevo perso completamente l’uso dell’occhio sinistro e la malattia stava attaccando anche il destro. Ora il nervo ottico ha reagito e tutto è tornato normale. A "Zelig" hanno dovuto spegnere le luci altrimenti perdevo l’equilibrio».